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Caso Marino, il portavoce di M5S: "Lasci Roma a chi se ne interessa"

Non si placa la polemica sulle spese del sindaco. De Vito lancia un appello: "Faccia un passo indietro per il bene dei romani"

Caso Marino, il portavoce di M5S: "Lasci Roma a chi se ne interessa"

La polemica politica sulle ultime spese del Sindaco Marino sembra non volersi placare, anzi ha preso ancora più vigore dopo l’apertura del fascicolo sulle spese di rappresentanza del sindaco a seguito degli esposti presentati da M5s e Fratelli d’Italia.

La Corte dei Conti indaga e il portavoce del Movimento 5 Stelle, Marcello De Vito, attraverso ilGiornale.it lancia un appello: "Il Sindaco per caso" dovrebbe fare un passo indietro. "Se Marino non è in grado di fare questo, si faccia da parte, e lasci la guida della città a chi ha veramente a cuore il futuro di Roma e dei romani".

Il sindaco Marino, dopo le numerose “missioni” all’estero sembra di fatto, aver confuso il suo mandato politico con quello di ministro degli Esteri o ambasciatore, non crede?

Credo che sia una scelta molto opinabile quella di comportarsi come Marino, soprattutto in un momento come questo. Infatti mentre il sindaco gioca a fare il turista, Roma è sempre più piegata su se stessa. E la cosa grave è che sembra che lui non abbia alcun interesse a risollevarne le sorti.

Marino sbaglia ripetutamente. Perdoni quindi la domanda, ma il Sindaco ci fa o ci è?

In questa vicenda delle spese che abbiamo sottoposto alla Corte dei Conti ci sembra, ma questo lo dirà la Corte dei conti stessa, che molte di queste abbiano superato di molto i costi di rappresentanza previsti dalla missione. Ma al netto di questo, noi in questi due anni, ci siamo fatti portavoce con lui. Sia per quanto riguarda il bilancio del mese di luglio 2014 e per quanto riguardava le proroghe a Mafia Capitale. Nonostante comunque l’abbiamo avvertito in anticipo, lui non ha minimamente afferrato la gravità della situazione.

Tutta una serie di anomalie, di appalti , di proroghe, di affidamenti diretti, di somme e urgenze noi glielo abbiamo detto. Ora questo sindaco non può dire ad oggi che non era informato o che non si era accorto di ciò che stava accadendo. Il M5S glielo aveva detto prima che fossero molte delibere fossero state approvate, ma poi lo sono state ugualmente nella consapevolezza.

Ammonta a 50 mila euro il conto totale pagato dai cittadini romani, quasi 2000 euro al mese per le spese di rappresentanza del Sindaco. Assurdo non crede?

Magari. I 50.000 sono solo le carte di credito autorizzate. Numerose missioni all'estero, quasi tutte a Londra e negli Stati Uniti con voli in business class. Non mancano poi cene offerte a rappresentanti della World Health Organization, rappresentanti della stampa estera, ambasciatore del Vietnam, rappresentanti di aziende ospedaliere, chirurghi di fama internazionale, per non parlare addirittura di diverse cene con Parlamentari della Repubblica e loro accompagnatori.

Il conto totale, che pagano tutti i cittadini romani con le loro tasse, in poco più di due anni è altissimo. Insomma quasi 2000 Euro al mese per le spese di rappresentanza del Sindaco. Un po' troppo. Da un Sindaco ci aspettiamo che incontri i cittadini, i comitati di quartiere, le associazioni, soprattutto in periferia dove ad oggi i servizi non esistono. Che dialoghi con le tante realtà produttive che affrontano ogni giorno il disagio di lavorare in una città dove manca tutto, infrastrutture, investimenti .

La vostra richiesta di controllo sui conti era stata fatta da settembre ma procrastinata fino all’altro giorno. Non è normale, come sono andate le cose. Siete riusciti poi a fare un incrocio dei dati per verificare gli eventi previsti in agenda del sindaco e capire se siano state utilizzate per ospitare rappresentanti istituzionali o per uso personale?

La procedura è stata questa. Il 14 settembre, sotto la mia responsabilità ho dichiarato che il sindaco marino abbiamo fatto apertura di istruttoria all’Oref (Organo di Revisione Economico-Finanziaria è un organo statutario dell'Assemblea Capitolina), il 15 settembre abbiamo fatto accesso agli atti per avere tutti questi documenti all’Oref e alla ragioneria, Il 23 settembre l’Oref dice che ha aperto l’istruttoria e che i documenti sono pronti gia dal 21 settembre, perché la ragioneria li ha approntati già dal 21. Il 23 sempre, la stessa ragioneria ci avvisa che ci darà i documenti alle 16. Ma poi non ce li hanno dati.

E infatti con una successiva lettera del 25 settembre da noi ricevuta il 28, ci avvisano nuovamente del posticipo di consegna che andava al 2 ottobre. Dovevano finire di collazionare "d’intesa con il Gabinetto del Sindaco" che però noi non avevamo mai interpellato. Quindi l’hanno avvisato. Infatti noi ci eravamo rivolti solo alla ragioneria e all’Oref.

Come intendete muovervi ora?

Procederemo come sempre con gli esposti di cui, nostro malgrado, ormai abbiamo perso il conto. Basti pensare che fra Procura e Corte dei Conti questo è il quindicesimo esposto e nell’ambito di questa consigliatura. Tra i più importanti troviamo quello per lo Stadio Tor di Valle, bilancio luglio 2014 e metro C. Proprio perché le cose non quadrano.

Rispetto ai precedenti sindaci di Roma, Marino è davvero il peggio dei mali?

È esattamente al pari di Alemanno. E non lo dico io o il M5S. Lo dicono tutte le relazioni. La mala gestione degli appalti è perfettamente continua all’era Alemano. Questo è il dato oggettivo. Quello soggettivo è che molti dicono Alemanno era una persona più avventuriera Marino più pulita ed onesta. Ma non è così. Noi a Marino glielo avevamo detto in anticipo che in quei provvedimenti c’erano delle irregolarità. Nonostante questo lui e la sua maggioranza li hanno approvati ugualmente. Quindi ha approvato dei provvedimenti illegittimi pur sapendolo. Tutta una serie di irregolarità a partire dalla gestione del patrimonio e dei servizi. E non ci sembra poi tanto lontana da quella che c’era stata al tempo di Alemanno. Quindi per rispondere alla sua domanda precedente se Marino, ci fa o ci è, io ad oggi, risponderei ci fa. Ma lasciamo ai cittadini l’arduo compito di valutarlo.

Scenario futuro? Pensate che le cose cambino?

Non sarà facile. Marino di certo non è uno che sta combattendo l’illegalità. Questo lo fa la magistratura. La maggioranza del suo partito, lo tiene ancora lì nonostante l’efficacia del suo mandato. In qualsiasi paese si sarebbe andati al voto. E’ un sindaco corresponsabile, dopo tutte queste vicende avrebbe di sicuro fatto un passo indietro. Esatto dopo tutte queste irregolarità, sembra quasi che il partito di Marino lo tenga per scopi, a noi sinceramente davvero sconosciuti.

Come molti cittadini romani e non solo non riesco a capire perché tengano questo "Sindaco per caso", turista, viaggiatore e diplomatico. Mentre al suo posto ci vorrebbe una persona preparata su Roma e con sè un equipe preparata che conosca davvero i problemi di Roma. Con una passione ed un interesse veri per curare questa città.

Sul problema nomadi Marino è un capro espiatorio o ha le sue responsabilità?

Anche su questo punto io vorrei finalmente un’azione decisa. Quello dei nomadi è stato un vero mercato che è costato ai romani 30milioni di euro. I campi rom sono stati una soluzione antieconomica e antisociale. Antieconomica per la cifra riportata prima e antisociale perché ha prodotto criminalità. Dobbiamo prendere ad esempio città come Torino e Salerno che questo problema lo hanno risolto. Bisogna smantellare questo “Mondo di Mezzo”.

Un appello al Sindaco Marino?

Deve fare necessariamente un passo indietro. Per tanti motivi fra cui quello che gli hanno arrestato mezzo consiglio comunale. Perché ha di fatto mentito ai cittadini romani, perché non ha rispettato il suo programma, perché ha detto cose non vere anche riguardo a queste ultime spese di viaggio, insomma è perché soprattutto al netto della situazione di Mafia Capitale ha fatto vedere un Governo inefficiente e inefficace nella gestione dei servizi della città. Roma è stata completamente abbandonata e un Sindaco che non è capace di amministrarla e preferisce fare il turista, il “Sindaco per caso” è meglio che faccia un passo indietro per il bene della città e dei cittadini romani.

Se Marino non è in grado di fare questo, si faccia da parte, e lasci la guida della città a chi ha veramente a cuore il futuro di Roma e dei romani.

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