«R icordo come fosse oggi il dolore e l'angoscia crescente... Ho imparato a conoscere gli abruzzesi in quei giorni drammatici. E posso confermare che ci impegneremo con la stessa determinazione di allora per far ripartire l'Abruzzo dopo anni di immobilismo, Gli abruzzesi meritano un governo locale - e spero presto anche nazionale - all'altezza delle loro aspettative».
A quasi due mesi dalla storica vittoria del centrodestra alle Regionali d'Abruzzo, e a dieci anni dal terremoto che sconvolse L'Aquila (ora governata dal centrodestra), il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ripercorre, in un'intervista all'AdnKronos, il dolore e l'impegno, il suo impegno di premier in quei terribili giorni. «Quando il dottor Letta - ricorda - mi svegliò nella notte con la notizia della scossa sismica, mi parlò della possibilità che ci fossero delle vittime. Ricordo come se fosse oggi il dolore e l'angoscia crescente. Ma fu in quella stessa tragica mattinata che prendemmo un impegno, con Gianni Letta e Guido Bertolaso: in nessun caso doveva ripetersi quanto accaduto nel Belice o in Irpinia». E così fu. E quindi le casette: «Sono tanto attuali - sottolinea il Cavaliere - che alcune di esse, che nel frattempo si sono rese libere, sono state utilizzare per ospitare un certo numero di vittime dei recenti terremoti nell'Italia centrale». E quindi il G8, spostato lì, in quella città ridotta in macerie dal sisma: «Il dramma dell'Abruzzo in quel momento era l'Italia. I capi di Stato e di Governo dovevano rendersi conto di persona di quanto era accaduto. E si resero conto dell'entità del disastro, e dello sforzo che il nostro Paese stava mettendo in campo. Obama disse ho l'Aquila nel cuore e promise un piano di aiuti per gli studenti dell'università. Molti altri leader invece hanno preferito impegnarsi ad adottare un monumento fra i tanti danneggiati, finanziandone il restauro o la ricostruzione».
L'Aquila è ancora da ricostruire. E da allora altre tragedie, dal sisma nel centro Italia («il fatto che le popolazioni terremotate abbiano passato il secondo inverno al freddo è davvero imperdonabile») al crollo del ponte Morandi, a Genova. L'Aquila allora fu un modello, e oggi col governo Lega-M5s? «Non amo polemizzare sulle tragedie. Il mio giudizio sul ministro Toninelli è molto severo, non specificamente per la vicenda di Genova, ma per il complesso del suo operato. Credo sia fra le figure più imbarazzanti di questo governo». Berlusconi punta l'indice sulle grandi opere bloccate: «La vicenda della Tav (il Cavaliere visiterà i cantieri nelle prossime settimane, ndr) è il simbolo delle contraddizioni e della paralisi di questo governo». Infine, le Europee, con Berlusconi capolista: «Ogni voto in più a Forza Italia - sottolinea il leader - è un voto che avvicina la caduta del governo.
Il centrodestra è la vera maggioranza naturale. Gli italiani mi hanno sorpreso positivamente tante volte. Ci sono molti sintomi del fatto che le persone si stiano risvegliando dall'ondata di emozioni irrazionali che ha portato alla nascita di questo governo».