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La Spagna svolta a destra: in Castiglia Vox al governo coi popolari

Accordo tra Partito popolare e Vox per guidare la Comunità autonoma spagnola. Il premier: “Il centrodestra pagherà cara questa scelta”

La Spagna svolta a destra: in Castiglia Vox al governo coi popolari

A pochi minuti dall’insediamento della nuova assemblea, è arrivato l’accordo tra il Partito popolare e il partito di estrema destra Vox per guidare la regione della Castiglia e León. Si tratta di un’intesa storica: per la prima volta il movimento guidato da Santiago Abascal entra a fare parte del governo di una istituzione pubblica. E la sinistra va su tutte le furie.

Alle elezioni regionali del 13 febbraio scorso il Pp ha raccolto il 31,4% (31 seggi), senza raggiungere la maggioranza assoluta. Necessario, dunque, un accordo con Vox per poter fermare un nuovo governo: il partito di estrema destra ha ottenuto il 17,6% (13 seggi), triplicando i consensi delle elezioni del 2019. Al termine di una lunga trattativa, i due partiti hanno raggiunto un patto di legislatura per garantire alla regione della Castiglia e León "un governo stabile" e "rispettoso dell'ordine costituzionale".

Terza forza nel Parlamento nazionale in Spagna, Vox ha ottenuto la presidenza del Parlamento regionale: eletto il deputato Carlos Pollán. Ma non solo: secondo i media iberici, il movimento di Abascal si è assicurato la vicepresidenza della giunta e tre dei dieci assessori previsti. “È un accordo di buon senso”, il commento soddisfatto del candidato Juan García-Gallardo.

L’intesa tra Pp e Vox in Castiglia apre un nuovo capitolo della politica spagnola e non mancano le polemiche. Netta l’analisi di Donald Tusk: il capo del Partito popolare europeo ha accusato il Pp di capitolazione nei confronti di Vox. “Spero si tratti solo di un incidente e non di una tendenza nella politica spagnola”, il giudizio dell’ex numero uno del Consiglio europeo.

Muscolare la reazione di Pedro Sanchez. Secondo il primo ministro spagnolo il patto tra Pp e Vox è una pessima notizia per la democrazia: “Il Partito popolare pagherà cara in termini politici la decisione presa oggi (ieri, ndr), perché ci saranno molte persone, anche tra gli elettori, che non capiranno come si possano aprire, per la prima volta nella storia democratica del nostro paese, le porte a un governo di ultradestra”.

Stroncature arrivate anche dal Partito socialista operaio (Psoe): “Con questo patto della vergogna si permette all’odio, alla regressione e all’involuzione di entrare nel governo regionale della Castiglia”, l’affondo del segretario Santos Cerdàn.

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