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Catturato Otoniel, il signore della droga. Mai nessuno come lui dopo Escobar

Era il narcotrafficante più ricercato del Sud America. Per il blitz impiegati 500 uomini. Gli Usa hanno già chiesto l'estradizione

Catturato Otoniel, il signore della droga. Mai nessuno come lui dopo Escobar

È stato catturato l'altroieri in Colombia «Otoniel», da un decennio il narcotrafficante più ricercato del Sud America. Per il presidente colombiano Iván Duque si tratta del «colpo più significativo inferto al narcotraffico in questo secolo».

Dairo Antonio Úsuga, questo il suo vero nome, era il capo del Clan del Golfo, organizzazione criminale nota anche come gli Urabeños o clan degli Úsuga, il più grande gruppo di narcotrafficanti presente oggi in Colombia con 1.800 soldati armati tra le sue fila, molti dei quali ex paramilitari. Su «Otoniel» pendeva una taglia di 5 milioni di dollari degli Stati Uniti, che ne hanno già chiesto l'estradizione. Il boss è stato catturato verso le 3 di sabato a Necoclí, nel dipartimento di Antioquia, e da lì trasferito a Bogotà. Duque, che ha aumentato la sua popolarità dopo questo colpo paragonabile per l'Italia all'arresto di Totò Riina, ha spiegato che «Otoniel» è stato catturato nell'ambito di un'operazione battezzata «Osiris», iniziata a inizio 2021. «La sua cattura è paragonabile solo alla caduta di Pablo Escobar», ha detto in conferenza stampa il presidente, aggiungendo come Úsuga fosse ricercato anche per pedofilia, avendo abusato decine e decine di bambine e ragazzini durante i suoi tanti anni di latitanza. Il comandante generale delle forze militari, Fernando Navarro, ha spiegato che dal gennaio di quest'anno era cambiata la strategia per attaccare la rete di «Otoniel». Dispiegatasi con più di 500 uomini coinvolti ed un supporto aereo di 22 velivoli, l'operazione ha di fatto chiuso ogni fuga al criminale. Il boss è stato letteralmente circondato tra la selva e la zona rurale dove era nascosto attraverso l'intelligence satellitare colombiana in collaborazione con le agenzie di Stati Uniti e Regno Unito e «ciò ci ha permesso di conoscere i suoi movimenti e prevenire qualsiasi possibile fuga».

Nelle ultime settimane, polizia ed esercito colombiani sono riusciti così a scoprire «chi componeva il suo ultimo anello di sicurezza (in tutto otto, ndr) e persino il suo piatto preferito». Gli investigatori lo cercavano da oltre un decennio ed era l'ultimo grande erede dei vecchi gruppi di «paramilitari» smobilitati durante il governo di Álvaro Uribe. Otoniel - la cui vita si muoveva tra i lussi e gli eccessi dei grandi capi e l'intensa persecuzione che lo costringeva a dormire non più di qualche notte nello stesso posto, di solito in mezzo alla giungla - aveva iniziato la sua vita criminale a 16 anni nell'Esercito Popolare di Liberazione, un gruppo di guerriglieri. Secondo fonti dell'intelligence soffriva di diabete, una malattia che gli ha causato problemi ai reni e non pochi problemi di mobilità. È considerato uno degli uomini più ricchi del mondo grazie al suo ruolo di fornitore di cocaina a gran parte dei cartelli messicani. Contro di lui sono aperti più di 120 processi per tutti i tipi di crimini, compresa la già citata pedofilia.

Da cinque anni, le forze di sicurezza colombiane erano sulle sue tracce grazie a un'altra operazione, la «Agamennone», che ha portato nell'ultimo lustro al sequestro di più di 400 tonnellate di cocaina e alla morte degli uomini più vicini al clan. A marzo, la polizia colombiana e la Drug Enforcement Agency degli Stati Uniti avevano catturato la sorella di Otoniel, Nini Johana Usuga, già estradata negli Usa per un mega-processo sul narcotraffico internazionale.

Molto presto «Otoniel» le terrà compagnia.

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