Roma Berlusconi insegue il modello umbro-ligure: rimettere insieme le forze moderate per battere la sinistra e rilanciare la flat tax assieme al Carroccio. In Liguria il «suo» Giovanni Toti ha fatto il colpaccio proprio perché è riuscito riunificare tutte le forze di centrodestra, dall'Ncd passando per la Lega. In Umbria, invece, anche se non s'è vinto ci si è arrivati molto vicini aprendo una breccia nel muro altissimo di una Regione che più rossa non si può. Lì, inoltre, il candidato Claudio Ricci ha messo insieme ben sette liste espressione del territorio e di vari segmenti della società. È quella, per il Cavaliere, la strada da percorrere senza rinunciare all'alleato della Lega.
Già la Lega: in molti, anche tra gli azzurri, giudicano il Carroccio un alleato temibile, quasi ostile. Non è il pensiero di Berlusconi convinto che Salvini guidi un partito di lotta ma anche di governo. Ovvio che in campagna elettorale il capo della Lega abbia parlato più alla pancia del Paese ma per sfondare dovrà necessariamente calibrare i suoi toni; e allearsi con Forza Italia capace ancora di rappresentare i moderati, soprattutto al Sud.
La prova che sia così? Domani Salvini smetterà la felpa per indossare giacca e cravatta e parlare alla platea dei giovani industriali di Santa Margherita. Lì i temi affrontati non riguarderanno le ruspe e i campi rom; e gli interlocutori non saranno i muscolosi giovani di CasaPound. Si parlerà di economia, di fisco, di spesa pubblica e il confronto sarà con chi fa impresa. Temi che interessano di più la classe media; temi che segnano una convergenza con Forza Italia. Dal punto di vista politico, registi dell'operazione «non solo felpa» sono Giancarlo Giorgetti e in parte il rieletto governatore del Veneto Luca Zaia; dal punto di vista economico, invece, il «file» è in mano al responsabile economico del Carroccio, Armando Siri. E tutti quanti gli esponenti leghisti si interfacciano sia con Berlusconi in persona, sia con i fidati Giovanni Toti e Deborah Bergamini.
I capitoli che possono essere scritti assieme sono tanti, tutti di matrice liberale, e verranno esposti domani a Santa Margherita davanti ai giovani industriali. Battaglia dura contro il fisco, contro la burocrazia, contro la spesa pubblica. Più in dettaglio: si spiegherà meglio la proposta per l'abolizione dell'Imu sugli imbullonati (i macchinari utilizzati dalle imprese fissati all'immobile determinano l'aumento della rendita catastale e quindi la maggiorazione dell'Imu, ndr ); Imu zero per fabbricati e capannoni delle start up per 5 anni e per chi ha una perdita di esercizio. E soprattutto flat tax: un'unica aliquota per imprese e contribuenti. La Lega propone un tetto del 15% mentre Forza Italia è più cauta e aveva parlato del 20%. Nel dettaglio, comunque, l'asticella potrebbe variare.
In agenda non c'è nulla ma non è escluso che Berlusconi e Salvini ne parlino presto in un faccia a faccia.Nessun commento dal Cavaliere, invece, sull'ultimo strappo di Fitto che proprio ieri ha fatto salpare il suo gruppo autonomo al Senato.
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