C'è apprensione alla Cecchignola dopo il ricovero in isolamento allo Spallanzani del ricercatore reggiano di 29 anni risultato positivo al test del Coronavirus. I 55 connazionali che da domenica scorsa, giorno della partenza da Wuhan a bordo del Kc-767 dell'Aeronautica militare alla volta dell'Italia, sono stati a contatto con lui, vivono da osservati speciali, ma senza eccessivi allarmismi. Nei giorni successivi all'arrivo nella città militare gli italiani hanno avuto pochi contatti con il contagiato. Giusto nell'ora d'aria, ma sempre indossando mascherina e guanti a protezione. Ciò nonostante, per precauzione, è stato disposto di estendere la quarantena, per altri 14 giorni a partire dall'altro ieri. Le giornate trascorrono tranquille. Gli ospiti del centro olimpico Esercito stanno per lo più nelle loro camere, dove il ministero della Difesa ha messo a disposizione il wifi per consentire loro di lavorare al computer, ma anche televisioni e tutto il necessario per far sì che il tempo scorra più velocemente. Ogni due giorni un controllo medico, con tamponi, analisi del sangue e test predisposti dall'ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma per evitare il peggio e scongiurare il rischio che qualcuno possa avere ancora il virus in incubazione. I pasti vengono serviti in porzioni preconfezionate, che ognuno ritira nella sala al piano terra degli edifici in cui sono ospitati, ma che consuma in camera. I rifiuti vengono messi in sacchi neri e smaltiti nei dovuti modi. Nel menu domenicale è prevista anche la pizza, richiesta da molti di loro, visto che tra gli ospiti ci sono anche alcuni bambini.
Nell'ora d'aria si gioca a calcetto o ping pong, si passeggia, oppure si chiacchiera. Ma i contatti sono davvero pochi, per cui i medici sono fiduciosi sul fatto che il giovane positivo al test sul Coronavirus non possa averlo trasmesso ad altri. Ogni operazione è coordinata dalla Protezione civile sotto il coordinamento del ministero della Salute. La Difesa, invece, ha pensato alla logistica, fornendo tutto il necessario e diramando le informazioni in tempo reale. Ma da questo momento la palla passa ai ministeri interessati.
Qualcuno, soprattutto tra i parenti, lamenta scarse informazioni. Ma dalle notizie che arrivano pare che tutti gli ospiti della Cecchignola siano sereni e che ogni precauzione sia stata presa. Qualche preoccupazione anche nel quartiere vicino, dove alcuni cittadini si erano lamentati perché temevano di essere a rischio. Ma i medici assicurano che il contagio non può avvenire a distanza, visto che il virus si trasmette solo venendo a stretto contatto con la persona infetta.
In ogni caso, da oggi ci sarà più attenzione e le persone in quarantena avranno meno possibilità di
incontrarsi, proprio per evitare rischi. Insomma, non sarà certo come stare in carcere per loro, ma dovranno rimanere più nelle loro stanze. Dove comunque hanno la possibilità di lavorare e passare del tempo guardando la tv.
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