Da innocente ha scontato ventidue anni di carcere, accusato di aver stuprato e ucciso una sua cara amica. Alla fine ottiene giustizia grazie alla madre della vittima che, instancabile, ha cercato il vero assassino per tutto questo tempo.
Nel '96 la giovane Angie Dodge, viene trovata morta nella sua casa a Fallls nell'Idaho. É stata stuprata e brutalmente assassinata. Dopo un anno di indagini infruttuose viene convocato dagli agenti Christopher Tapp, che era un amico di Angie. Ma Tapp inspiegabilmente durante quell'interrogatorio passa dal ruolo di testimone a unico sospettato dell'omicidio della sua amica e viene arrestato. La prova del Dna lo scagiona ma per Tapp non c'è scampo: nel '98 viene condannato per stupro e omicidio. Ma la madre di Angie non ha mai creduto alla colpevolezza dell'amico della figlia e continua a cercare la verità. Riesce ad entrare in possesso di una traccia del Dna archiviata nel dossier sull'omicidio e assolda un esperto di genealogia per ricostruire la catena genetica di quella traccia che porta a sette individui legati al Dna dell'assassino. Tra questi c'è Brian Leigh Dripps, che al tempo dell'omicidio era il dirimpettaio della povera Angie. Interrogato l'uomo confessa sia lo stupro sia l'omicidio.
Finalmente mercoledì scorso per Tapp l'incubo finisce. L'uomo viene liberato. «Si erano sbagliati tutti -dice Tapp- Ora voglio a dire a tutti che sono innocente, perché lo sappiate».
Alla gioia per la libertà si unisce quella di far sapere di non essere lui l'autore di un crimine tanto efferato.La madre di Angie trovando il vero colpevole ha vinto la sua battaglia, ma non potrà trovare pace: nessuno potrà restituirle sua figlia.
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