La cena segreta Raggi-Grillo: "Virginia, chi sono questi?"

Grillo a Roma con i parlamentari ha poi incontrato con Casaleggio il sindaco di Roma. Dubbi sulle nomine della Raggi: "Ora spiegaci chi sono"

La cena segreta Raggi-Grillo: "Virginia, chi sono questi?"

Grillo e Casaleggio la chiamano "la signora" e non è un soprannome d'affetto. Piuttosto indica distacco. E infatti quando due giorni fa il leader e garante del Movimento Cinque Stelle insieme a Davide Casaleggio è sceso nella Capitale per parlare con i parlamentari grillini, ha fatto in modo di organizzare una cena segreta con Virginia Raggi. Il motivo? Farsi spiegare "chi sono" quei collaboratori che ora rischiano di far saltare il Campidoglio.

È notizia di questa mattina l'arresto di Raffaele Marra, braccio destro del sindaco e capo del personale del Comune di Roma. Ed proprio sulla figura di Marra e su quella di Salvatore Romeo che si concentrano i maggiori dubbi del fondatore del M5S. "Virginia, dai, parla, ti ascoltiamo, ma ora ci spieghi bene una volta per tutte chi sono questi", ha detto Grillo - secondo il Messaggero - alla prima sindaca della Capitale.

La cena segreta è stata una sorta di interrogatorio. I rapporti tra il duo Grillo-Casaleggio e la Raggi sono ai ferri corti. E c'è un motivo. I vari Marra e Romeo, infatti, non sono grillini. O almeno non della prima ora. Per questo il comico vuole sapere "chi sono" direttamente da Virginia. Perché quello che legge sui giornali non è certo il meglio che potesse aspettarsi: indagini, arresti e amicizie con la giunta Alemanno. Ed è proprio a questo periodo che si riferisce l'indagine che ha portato oggi all'arresto di Marra. Certo. Il M5S si difenderà affermando che le "colpe" Marra si riferiscono al periodo di Alemanno. Il problema è che la Raggi ha sempre garantito per lui e l'ha eletto a suo braccio destro. L'ha difeso dagli attacchi interni di quella parte del Movimento che lo considerava inadeguato e in qualche modo alieno dalla storia dei grillini. Difficile quindi il sindaco possa scaricarlo senza rimanere in qualche modo scottata.

Durante la cena segreta Grillo e Virginia hanno parlato anche delle perquisizioni di ieri in Capidoglio, bitz che il sindaco ha bollato come "atto dovuto" e "bolla di sapone", tanto da spingere il fondatore a pubblicare un blog sulla "bufala delle perquisizioni". Poi c'è la questione delle dimissioni della Muraro (ex assessore all'Ambiente anche lei indagata), i vari assessori mancanti e già caduti, la mancanza di quella "impronta" grillina che gli elettori si sarebbero attesi.

Quella di Grillo insomma non è una difesa a 360°. Anzi.

I grillini romani, già critici ai tempi della scelta della squadra per governare la città - vedi Roberta Lombardi -, sognano che prima o poi la strada del M5S (lanciato verso il governo del Paese) e quella del Campidoglio possano separarsi. L'arresto di Marra potrebbe davvero far crollare il castello.

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