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Censimento degli immobili e sgravi per le case di pregio: Le idee vincenti di Fi e Lega

Censimento degli immobili e sgravi per le case di pregio: Le idee vincenti di Fi e Lega

L'interlocuzione tra centrodestra e governo su delega fiscale e catasto è arrivata a un punto di svolta e, il via libera al provvedimento, potrebbe essere solo questione di ore. Forza Italia e Lega, con la presentazione di un documento tecnico, rimangono fermi nell'osteggiare ogni possibile forma di patrimoniale e ogni aumento delle tasse sulla casa. Quanto invece al processo di modernizzazione degli strumenti di individuazione e di controllo delle consistenze dei terreni e dei fabbricati la proposta tecnica è stata definita in modo puntuale, anche in termini di utilizzo telematico, capace di contrastare l'emersione delle proprietà fantasma.

È determinante per la tutela del patrimonio delle famiglie italiane prevedere strumenti, da porre a disposizione dei comuni e dell'Agenzia delle entrate, in grado a facilitare e accelerare l'individuazione delle proprietà con il corretto classamento degli immobili. Con un'attenzione particolare a tutti quei beni immobiliari che attualmente non sono censiti o la cui documentazione non rispetta la reale consistenza di fatto o l'effettiva destinazione d'uso o che hanno una classificazione catastale impropriamente attribuita. Le categorie da porre sotto lente sono diverse: si va dai terreni edificabili accatastati come agricoli agli immobili abusivi. Il centrodestra propone di incentivare e valorizzare le attività di accertamento dei Comuni in totale trasparenza ma anche con la garanzia di agevolazioni economiche e sostegni finanziari per il lavoro svolto.

La sollecitazione all'esecutivo e al Mef che viene da parte di Lega e Forza Italia sottolinea anche la necessità che ogni realtà locale venga dotata di strumenti idonei e modelli organizzativi che facilitino la condivisione, via web, dei dati e dei documenti, in via telematica, tra l'Agenzia delle entrate e i diversi uffici competenti nei singoli Comuni per favorire i processi connessi all'accatastamento delle unità immobiliari con attenzione capillare su tutta la Penisola, a partire dal 2026. Le risultanze catastali non potrebbero essere utilizzate per la determinazione delle agevolazioni e dei benefici sociali.

In forza di questo provvedimento, che peraltro piace anche Confedilizia, viene proposto che l'eventuale maggiore gettito derivante dall'emersione possa essere destinato alla riduzione dell'imposizione tributaria sugli immobili, e sia prevalentemente attribuito ai comuni. Inoltre la rendita catastale secondo questa proposta dovrebbe essere comprensiva di due voci: la prima basata sui dati dell'Agenzia delle entrate la seconda suscettibile di aggiornamento in base al territorio, alla destinazione d'uso e alla consistenza ordinaria, prevedendo l'accesso alla banca dati Omi (l'Osservatorio del mercato immobiliare). Infine per gli immobili di pregio dovrebbero essere previsti sgravi fiscali per gli oneri di manutenzione e restauro.

«Bene l'eliminazione del cosiddetto catasto patrimoniale e la difesa della cedolare secca» è la posizione di Confedilizia dinanzi alla proposta che scongiura l'aumento della tassazione sugli affitti abitativi, salvando le attuali imposte del 21 e del 10 per cento che tuttavia la auspica anche per le proprietà commerciali.

Qualche perplessità da parte dell'associazione dei proprietari di immobili riguardo al ruolo dell'Omi, in capo all'Agenzia delle entrate: da parte loro solo indicazioni di massima sul valore reale della proprietà, nulla a che vedere con l'accatastamento.

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