Il centrodestra appeso al telefono

Alfano dovrebbe riascoltare, con umiltà e realismo, il famoso spot "una telefonata allunga la vita"

Il centrodestra appeso al telefono

Sta tornando calda la linea telefonica che collega Arcore al mondo della politica. Berlusconi ha fretta di archiviare la soddisfazione, e le polemiche, per la sua inaspettata assoluzione. Parliamo di politica, ripete ai suoi. E dopo mesi di gelo sono in molti che vogliono tornare a parlare di politica con lui. Ex compagni di viaggio (Nuovo centrodestra e Fratelli d'Italia), orfani della sciagurata ed effimera stagione montiana (centristi di ogni ordine e grado). Al momento siamo a poco più che prove di disgelo, ma la strada di una possibile riunificazione del centrodestra, unica alternativa allo strapotere renziano, sembra imboccata.
Il paradosso è che non ci sono particolari problemi politici a riformare una nuova Casa delle libertà. Anzi, con le loro diversità su temi specifici, le varie componenti oggi divise e in alcuni casi avverse ben rappresentano tutte le anime di un grande partito popolare che deve tenere al suo interno laici e cattolici, liberali e sostenitori di un moderno Stato sociale. Come spesso accade, le difficoltà arrivano quasi esclusivamente dal deterioramento dei rapporti personali. Ambizioni frustrate, piccoli e grandi rancori, delusioni sfociate in rabbia per presunte ingiustizie, voglia di visibilità, egoismi ed egocentrismi da prime donne: queste sono le cause che hanno minato la freschezza e l'efficacia del centrodestra italiano, questi sono i problemi che se non risolti potrebbero impedirne la ricomposizione.
È vero che i tradimenti sono stati violenti e ipocriti. È noto che, quando ci si separa, anche piccole cose della vita comune vengono rinfacciate come fossero state la fine del mondo. Le dinamiche di una comunità politica non sono poi così diverse da quelle di una famiglia. Per la quale, prima del divorzio definitivo e irrevocabile, è appunto previsto un periodo di separazione, una prova per verificare la fondatezza della crisi.
Per quello che ho capito, Berlusconi è pronto a sedersi a un tavolo per prendere in considerazione l'ipotesi di tornare sotto lo stesso tetto. In questo c'è saggezza e generosità.

A una certa età, più che la passione contano le certezze. Si attendono risposte. Alfano dovrebbe riascoltare, con umiltà e realismo, il famoso spot «una telefonata allunga la vita». La sua e quella del centrodestra italiano.

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