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Il centrodestra boccia Azzolina. Ora anche Fi vuole sfiduciarla

Oltre alla Lega, pure gli azzurri preparano una mozione contro la ministra: però il caos non è soltanto colpa sua

Il centrodestra boccia Azzolina. Ora anche Fi vuole sfiduciarla

Sulla scuola la tensione politica resta altissima. E il centrodestra, pronto a sferrare il suo attacco a livello parlamentare, cerca la quadra sulla formula da utilizzare. La Lega, con il responsabile Scuola Mario Pittoni, sta lavorando su una mozione di sfiducia individuale alla ministra Lucia Azzolina. Forza Italia storicamente non ama questo tipo di strumento, ma visto il fallimento della gestione ministeriale, non esclude affatto di votarla. I leader su questo tema si parleranno nelle prossime ore.

Forza Italia potrebbe presentare una mozione autonoma e poi votare la propria e quella della Lega, ma si lavorerà per arrivare a un testo condiviso. Gli azzurri vogliono mettere bene in chiaro che le responsabilità del caos non possono essere messe in capo alla sola Azzolina, ma devono ricadere anche sul ministro della Salute, sul responsabile delle Infrastrutture, sul commissario Domenico Arcuri, sul ministro dell'Economia da sui dipende il commissario e sul presidente del Consiglio che ha emanato i vari Dpcm. Ieri Giuseppe Conte (nella foto tonda, ndr) ha provato a stemperare le polemiche con una visita a sorpresa a una scuola di Norcia ricostruita dopo il terremoto. Un'offensiva mediatica in cui il premier ha deciso di sintonizzarsi su frequenze «alte», riprendendo le parole del capo dello Stato. «Sono d'accordo con il presidente Mattarella: la scuola non è un luogo per le polemiche, ma ha bisogno del sostegno di tutti, continueremo a lavorare per assicurare la didattica in presenza».

Il centrodestra però tiene alta la guardia. «Insegnanti e genitori sono stati eroici, ma sulla scuola il governo paga il virus dell'improvvisazione e dell'inefficienza» spiega Anna Maria Bernini. «Dopo sei mesi mancano gli insegnanti, il personale amministrativo, i banchi e le mascherine. Il problema non è solo della Azzolina, sulla scuola sbaglia tutto il governo». Per la Lega è Matteo Salvini a tornare all'attacco. «Il ministro diceva che i bimbi avrebbero trovato mascherina e gel, ma sono i genitori che stanno dando tutto ai bimbi. Azzolina nel caos ha pure cambiato le graduatorie delle supplenze, le maestre e i professori stanno facendo miracoli ma ci vuole un ministero all'altezza». Dura anche Giorgia Meloni. Purtroppo è la conseguenza dell'uno vale uno, di quando prendi un passante e lo metti a fare il ministro. Il governo si è mosso male e tardi, l'incompetenza si somma alla superbia. Non c'è voglia di confrontarsi con i governatori o guardare a ciò che si sta facendo nel resto d'Europa. Alcune risposte rasentano la sit-com. In questo modo si gettano nel caos milioni di italiani».

A far salire ulteriormente la tensione contribuisce la decisione del ministro Azzolina di impugnare l'ordinanza della Regione Piemonte sui termoscanner a scuola. «È assurdo» dice Licia Ronzulli. «Invece di risolvere problemi, il ministro perde tempo in liti temerarie contro chi, come Cirio, sta cercando di garantire la massima sicurezza. Lo scontro tra governo e regioni, che cercano di supplire alle gravi carenze dell'esecutivo, adesso deve finire». Mariastella Gelmini allarga a sua volta il campo: «La responsabilità ricade sull'intero governo». Marco Marin, infine, ricorda le mancanze dell'esecutivo. «Doveva seminare certezze e ha lastricato la strada di dubbi ed errori. A cominciare da non aver messo i termoscanner e non aver fatto i test sierologici al personale scolastico, cosa da noi chiesta fin dall'inizio.

Perseverare ai danni della salute dei nostri figli è inaccettabile».

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