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Centrodestra compatto intorno a Mattarella: "Trascurati dal governo"

Salvini, Meloni e Tajani: no unità nazionale ma programmi condivisi. E avvertono Conte

Centrodestra compatto intorno a Mattarella: "Trascurati dal governo"

Il governo di unità nazionale non è al momento un'ipotesi, sostengono i leader del centrodestra e in particolare di Forza Italia, piccati per la scarsa considerazione di cui si sentono oggetto da parte del premier Conte nella gestione dell'emergenza Coronavirus. Così il nome più evocato alla conferenza stampa congiunta di Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani è quello del capo dello Stato, Sergio Mattarella, autore di un messaggio alla nazione che è anche un invito ad assumersi responsabilità comuni: «Ne raccogliamo in pieno lo spirito».

La richiesta del centrodestra è di essere convocati per un vertice con il governo prima di martedì (quando, tra l'altro, in Parlamento si dovrebbe votare anche sul processo a Salvini per la vicenda Open Arms) e di essere considerati interlocutori alla pari. Concetto declinato in più immagini. «Non faremo solo i compilatori e i postini» attacca il leader della Lega, Salvini. «Non sia un'altra convocazione in cui ci si dice: questo è quel che vuole fare il governo se avete proposte mandatecele via mail» insiste la presidente di Fdi, Meloni. «Non ci interessa andare a prendere il caffè a Palazzo Chigi» sintetizza il vicepresidente di Forza Italia, Tajani.

Oggetto di critiche, al fianco del governo, l'Unione europea, che non ha ancora predisposto un piano di aiuti. Martedì il Parlamento europeo, proprio a causa del Coronavirus, si riunirà per discutere dell'emergenza sanitaria a Bruxelles e non a Strasburgo. Sempre a Bruxelles è atteso per giovedì il voto di un provvedimento comune. «La presenza al dibattito della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, potrebbe essere un segnale di attenzione» suggerisce il vicepresidente del Ppe, Tajani. Von der Leyen è stata criticata per la sua assenza e Meloni si è detta convinta che alcuni Paesi europei, per avere meno ripercussioni economiche, abbiano minimizzato il numero di contagiati oltre che aver effettuato un numero molto inferiore di tamponi rispetto agli 8mila dell'Italia.

Nelle settimane scorse alcuni Paesi membri hanno anche bloccato persone e merci alla frontiera. È il caso di piante e fiori banditi al confine con la Francia, ma incidenti commerciali sono avvenuti anche con la Slovenia e l'Austria. Forte anche la critica alla Turchia, che ha chiuso i voli con l'Italia e «ricatta l'Ue con i profughi» ai confini, mentre come sottolinea Tajani «non c'è nessun presidio sanitario in quelle terre di nessuno».

In questa «squallida guerra commerciale» (così Salvini) il parmigiano, prodotto simbolo del made in Italy, ha già perso il 30 per cento. «L'Europa finora non è esistita, ora si vedrà se esiste» è la provocazione di Giorgia Meloni, che raccoglie la proposta del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, per un «grande storico piano di investimenti europei».

I tre, che si appellano più volte al Quirinale, lamentano lo scarso coinvolgimento da parte della maggioranza. Salvini contesta anche di aver appreso dai giornali non solo i contenuti tecnici del decreto Coronavirus ma anche del rinvio del referendum sul taglio dei parlamentari («almeno una telefonata di cortesia...»). Si attende un incontro serio ed è pronto a portare il progetto unitario del centrodestra sul Colle: «Se si riduce a mandatemi una mail, porteremo le nostre proposte al presidente Mattarella». E ancora: «Ci comporteremo in aula conseguentemente a quanto verremo coinvolti in decisioni fondamentali per il Paese. Se ci si dice: questo è il pacchetto tanti saluti e grazie, non credo sia ciò a cui pensava Mattarella».

Così anche Tajani: «Mi auguro che il governo ascolti l'appello del capo dello Stato, cui noi abbiamo risposto con una scelta concreta: siamo pronti a sederci attorno a un tavolo politico e tecnico. Così si tutela l'interesse nazionale in un momento di grave difficoltà».

Meloni aggiunge il tema delle difficoltà di comunicazione: «La confusione in questa fase non aiuta ed è necessario che il governo semplifichi anche la comunicazione: sarebbe bene che parlasse con una voce sola».

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