Onorevole Sestino Giacomoni, presidente della commissione di Vigilanza su Cdp e coordinatore dei coordinatori regionali di Fi, il rinvio degli invii delle cartelle vi soddisfa?
«È il primo passo nella giusta direzione. Forza Italia, attraverso il presidente Silvio Berlusconi, ha chiesto già più di un anno fa che il 2021 fosse un anno bianco fiscale. Non si possono chiedere tasse a chi non ha guadagnato quasi nulla o ha registrato pesante cali di fatturato. Dissentono dalla nostra impostazione solo coloro che considerano i cittadini come sudditi ai quali estorcere quanto più possibile».
Lo slittamento dei versamenti delle partite Iva dà un po' di ossigeno. Questa soluzione si può replicare?
«Qualunque soluzione vada nella direzione indicata da Forza Italia, ossia quella di far respirare le imprese, consentendo di fare investimenti è positiva, fermo restando che è una misura adottata anche negli anni normali, quindi non era da discutere. È il momento di aiutare autonomi e liberi professionisti a rialzarsi, per questo tra le nostre proposte c'è quella di superare gli acconti e prevedere rateizzazioni».
Lo stop al cashback di Stato è una vittoria del centrodestra. Avete idee per quei fondi?
«Il cashback, al pari della lotteria degli scontrini, è stato tra i provvedimenti-spot figli di un governo che ha sempre guardato più all'apparenza che alla sostanza, tanto è vero che le risorse non sono andate a chi ne aveva bisogno. In un momento di difficoltà come l'attuale è essenziale che ogni centesimo dello Stato venga investito per sviluppo e lavoro».
Quali proposte emendative sulla riforma fiscale avete presentato in commissione?
«Il nostro obiettivo resta la flat tax che realizzeremo quando torneremo al governo del Paese con il centrodestra unito. Rivendico per Fi la più grande vittoria culturale di sempre: aver fatto comprendere a parte della sinistra che le tasse non sono bellissime. Come centrodestra di governo, ossia Fi e Lega, tra le modifiche presentate, abbiamo sottolineato l'importanza di una riduzione del numero e dell'entità delle aliquote Irpef, passo significativo verso la flat tax; l'eliminazione dell'Irap, l'imposta rapina, che tassa chi più assume, nonché l'importanza del fattore familiare, rafforzando la fiscalità di vantaggio per il secondo coniuge che inizia a lavorare».
Con una maggioranza così composita sarà possibile realizzare queste riforme?
«Grazie al coordinamento di Lega e Fi in commissione Finanze riusciremo a far comprendere al centro-sinistra che bisogna estendere il regime forfettario se si vuole combattere l'evasione. Occorre arrivare a un nuovo patto tra Stato e cittadini: con aliquote oneste avremo contribuenti onesti. Proponiamo il superamento del sistema attuale, che propende per la caccia al gettito di chi è già emerso anziché per la lotta all'evasione di chi è sommerso. In commissione abbiamo già raggiunto un risultato.
Nella prima bozza di riforma le prime due parole indicate tra gli obiettivi erano: ruolo redistributivo e progressività. Ora sono diventate: crescita e semplificazione. È la prova che il centrodestra unito è fondamentale per indirizzare le scelte di politica economica del governo Draghi».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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