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La Meloni frena la festa Pd. Poi la sfida: "Votiamo Draghi al Colle"

Il leader di Fdi Giorgia Meloni smorza i toni trionfalistici del Pd e si dice soddisfatta dell'esito elettorale. Poi la proposta per Draghi al Colle subito

La Meloni frena la festa Pd. Poi la sfida: "Votiamo Draghi al Colle"

Giorgia Meloni, dopo i risultati di queste amministrative, non è affatto convinta che il centrosinistra possa definirsi trionfante. Commentando l'esito del primo turno delle amministrative, il vertice di Fratelli d'Italia ha espresso questo concetto attraverso parole precise: "Parlando di grande vittoria, ma io invito il centrosinistra a rinviare i festeggiamenti a dopo i ballottaggi...", ha specificato. Roma, del resto, è una partita ancora aperta, mentre la coalizione guidata dal Partito Democratico è risultata vincente in città dove già governava. Anche Torino, altra importante realtà contesa, si deciderà tra quindici giorni.

Insomma, la Meloni non molla e sulla questione romana pone accenti sulla performance del candidato a sindaco ed ex ministro dell'Economia Roberto Gualtieri: "Il risultato di Gualtieri secondo me è molto deludente, è molto sotto le aspettative...", ha dichiarato, come ripercorso dall'Adnkronos. Con buone probabilità, l'ex ministro della Gioventù si aspettava che il Pd si affermasse con un distacco maggiore rispetto al risultato ottenuto da Virginia Raggi e da Carlo Calenda. Sugli equilibri di coalizione, l'ex vicepresidente della Camera guarda ad un centrodestra con i conservatori in primo piano: "Fratelli d'Italia è il primo partito del centrodestra. Un centrodestra a trazione Fratelli d'Italia è vincente". Questa è una fase in cui ogni leader sta dicendo la sua. Poi si aprirà il periodo delle riflessioni. Ma intanto ci sono i ballottaggi.

Sfide che non vedranno protagonista il MoVimento 5 Stelle di Giuseppe Conte. La formazione grillina, stando al pensiero della Meloni, vive la sua crisi peggiore: "La prima notizia è che il Movimento cinque stelle è scomparso... Una buona notizia, si torna al sistema bipolare". Il leader di Fdi guarda ancora ad un sistema che preveda la competizione tra due coalizioni: quella di centrodestra e quella di centrosinistra. Allarmante, invece, il commento sull'affluenza. Per la Meloni, infatti, "non è in crisi la politica, non sono in crisi i partiti, ma è in crisi la democrazia...". Sarebbe il sistema in sé, dunque, ad essere oggetto di un contraccolpo, e non le formazioni politiche e gli attori della scena pubblica.

Tornando a Roma, la Meloni ha concesso l'onore delle armi all'ormai ex sindaco Virginia Raggi, parlando di "risultato ragguardevole". Un discorso che per il presidente del Partito Conservatore europeo vale pure per Carlo Calenda e per il tentativo civico dell'ex ministro. Forse la notizia, però, sta nella parte della conferenza stampa tenutasi in via della Scrofa che ha riguardato il prossimo passaggio fondamentale della politica, ossia l'elezione del successore del Presidente Sergio Mattarella. La Meloni ha aperto all'ipotesi di eleggere l'atturale premier Mario Draghi: "Fdi è disponibile a votare Mario Draghi alla presidenza della Repubblica a patto che si vada subito a votare". Le urne sono l'obiettivo prioritario di Fratelli d'Italia: questo il messaggio inviato al palcoscenico politico del Belpaese.

In via definita, Giorgia Meloni si è detta "soddisfatta" di come siano andate le cose sul piano elettorale: "Attendiamo i dati definitivi, ma sono molto soddisfatta per noi", ha chiosato.

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