Coronavirus

Certificati e aperture. Le tappe del governo per un'estate più libera

Giorgetti: "Nessuna proroga dell'emergenza". Over 50, obbligo vaccinale fino all'autunno

Certificati e aperture. Le tappe del governo per un'estate più libera

Il vento inglese spinge il governo Draghi verso un'estate di libertà. Quando in Italia sarà celebrato il Freedom Day? In Gran Bretagna il premier Boris Johnson annuncia lo stop a tutte le restrizioni. In Italia il 31 marzo termina ufficialmente lo stato di emergenza. È in corso tra Palazzo Chigi, le forze politiche e gli esperti, una valutazione residuale sull'opportunità di un'eventuale proroga: ipotesi al momento poco concreta. «Non ci sono nè le condizioni sanitarie nè costituzionali per la proroga», avverte il ministro Giancarlo Giorgetti. La strada imboccata dall'esecutivo sembra quella dello stop allo stato di emergenza. I poteri della struttura commissariale saranno trasferiti alla Protezione Civile. Il governo lavorerà in queste settimane al piano per cancellare tutte restrizioni scattate con la pandemia. La priorità è far ripartire il turismo, settore stremato dagli ultimi due anni di lockdown. L'esecutivo vuol far cadere tutti i limiti per gli ingressi in Italia. È il primo passo verso la normalità. L'ordinanza che impone la quarantena per gli arrivi dall'estero non sarà rinnovata al 31 marzo.

Green pass e obbligo vaccinale sono i due nodi più spinosi da sciogliere. L'obbligo vaccinale per gli over 50 è in scadenza il 15 giugno. Non si esclude la riconferma della misura fino al 31 dicembre 2022. Sul pass vaccinale si arriverà a una forma meno rigida.

L'idea è di confermare l'obbligo di green pass (da esibire) solo negli eventi pubblici (concerti, stadi, teatri). Mentre per accedere ai locali pubblici, pub, ristoranti e negozi non sarà più necessario esibire il pass rafforzato. Sarà un'eliminazione graduale. Anche se nella maggioranza c'è chi vuol cancellare il green pass con la fine dello stato di emergenza. Così sale la spinta per «cassare» l'obbligo vaccinale. Due misure che - stando alle indicazioni emerse in queste settimane dovrebbero essere confermate per tutto l'autunno. La cancellazione sarà graduale. Queste le tappe: già dal primo aprile sarà eliminato l'obbligo di esibire il green pass per accedere ai tavoli all'aperto di bar e ristoranti. Nella road map, all'esame di Palazzo Chigi, l'obbligo, dovrebbe cadere anche per le consumazioni al chiuso a partire dal primo luglio 2022. Altro capitolo sono gli alberghi: oggi è necessario il pass rafforzato (tre dosi o guariti). Dal primo aprile dovrebbe essere sufficiente solo il pass base. Anche se c'è chi in queste ore nel governo, Fi, Lega e M5S, spinge per far cadere ogni vincolo per l'accesso alle strutture ricettive. Scontato il via libera ai concerti in presenza.

Dal 10 marzo, intanto, sarà in vigore un'altra misura di allentamento: la possibilità di far visita ai parenti in ospedali per 45 minuti al giorno. Ritorna la vendita di bevande e cibo nei cinema. La capienza negli stadi è stata portata al 75%: un primo passo. Si lavora per ottenere il 100% a partire dal primo aprile 2022. Il trasporto pubblico sarà il dossier che il governo intende affrontare alla fine. Il 31 marzo scade l'obbligo di green pass rafforzato per treni, navi e aerei. La misura non dovrebbe essere rinnovata.

C'è il problema che riguarda i mezzi pubblici locali. Però anche in questo caso dovrebbe prevalere una linea aperturista. Nessun obbligo per salire a bordo di metro e bus. Per piscine e palestre si studia di consentire l'ingresso libero, senza obbligo green pass, a partire dal primo settembre.

Il capitolo scuola non è al momento tra i dossier urgenti sul tavolo di Draghi.

Di un alleggerimento delle regole se ne riparlerà ad anno scolastico concluso.

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