Una Cgil senza il senso della realtà

Una Cgil senza il senso della realtà
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«Dissociazione» in psicologia è intesa anche come un distacco dall'ambiente circostante, cioè una percezione di se stessi come totalmente separati dal contesto che si mostra «distorto» rispetto alla sua effettiva consistenza. È un po' quello che si potrebbe dire per la Cgil di Maurizio Landini e un po' meno per la Cisl di Luigi Sbarra e la Uil di Pierpaolo Bombardieri dopo la manifestazione ieri a Napoli, l'ultimo dei tre eventi unitari contro le politiche economiche del governo. Ecco, il tema centrale avrebbe dovuto essere l'economia (per quanto sia opinabile una protesta contro un esecutivo che abbasserà le tasse sui redditi bassi), ma Landini si è spinto oltre. «La Costituzione va applicata non va cambiata», ha detto il segretario della Cgil sottolineando che il sindacato si è ritrovato a Napoli «per dire che è il momento di unire il Paese, non di dividerlo: l'autonomia differenziata è la strada sbagliata, c'è bisogno che si fermino, che tornino indietro». Insomma, il fine può anche essere giusto nell'ottica di Landini, cioè che «le disuguaglianze sono aumentate e il Mezzogiorno ha pagato un prezzo doppio», ma - al di là dell'inalienabile diritto all'espressione del pensiero - non è certo prerogativa del sindacato esprimersi sull'attività del Parlamento e sugli orientamenti della maggioranza in materia di riforme. Tanto più in un momento in cui ci sarebbe bisogno di unità dopo l'alluvione in Emilia Romagna È come se esistesse un sottile filo rosso tra la piazza di Napoli e il Salone del Libro di Torino dove le estremiste e gli estremisti hanno attaccato il ministro Roccella. Da una parte la critica feroce a un governo considerato «nemico» delle classi proletarie, dall'altra un esercizio di violenza verbale nei confronti di chi esprime una posizione non condivisibile per il mainstream.

Forse è anche per sottrarsi a quella che Jung definiva «sincronicità» (la connessione implicita tra due eventi contemporanei) che il segretario Cisl Sbarra ha ribadito la volontà di confrontarsi con il governo sulla detassazione delle tredicesime che il viceministro dell'Economia Leo aveva preannunciato qualche settimana fa. Landini, come pure il Pd di Schlein, immagina una realtà «diversa», più confacente alle proprie aspettative. Come chi si «dissocia».

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