Poco da dire, quello delle violenze sessuali a Milano, è diventato un bollettino drammaticamente quotidiano. A cui ieri si sono aggiunte altre due donne aggredite in Corso Buenos Aires, non una desolata periferia, ma il cuore dello shopping da week end. Le anime belle della sinistra continueranno a dire che è irrilevante, ma intanto a essere arrestato è un 25enne del Mahli che per non farsi mancare niente ha preso a botte i carabinieri. A suo carico una serie di precedenti per molestia, violenza privata, molestie a persone, evasione e reati per droga e un Daspo del questore Giuseppe Petronzi. Così come magrebini erano l'altro giorno i protagonisti della violenza a una studentessa in zona Politecnico sventata da un ragazzo ed extracomunitari è lo stupratore davanti alla Bocconi di qualche notte fa e quelli individuati in questo terribile inizio di 2022, il cui malaugurio erano state le gang di magrebini che a Capodanno avevano inanellato una serie di stupri in piazza Duomo di fronte alle impotenti forze dell'ordine. E quindi viene da chiedersi che cosa stia succedendo, se non fosse facile rispondere che sta succedendo quello che i cittadini e le persone di buon senso avevano ampiamente previsto. Bastava guardare le banlieue di Parigi e Bruxelles qualche anno fa. Per questo è stato davvero diabolico ignorare gli allarmi dei residenti di periferie e zone anche più centrali diventate epicentro di una movida diventata sempre più selvaggia. Così come è stato criminale derubricare a razzismo da campagna elettorale le denunce di consiglieri comunali e di Municipio, zittiti dal sindaco Giuseppe Sala e dai bellimbusti del centrosinistra accusandoli di strumentalizzare il trascurabile disagio dei milanesi. Non era così e sarebbe bastato fare un giretto nei terribili ghetti di San Siro, del Gratosoglio o del Lorenteggio per rendersi conto che la situazione stava sfuggendo di mano. Che se un problema erano state le ondate migratorie e l'assalto degli irregolari, un vero dramma sono le seconde generazioni che stanno dimostrando tutte la loro violenza e pericolosità. Soprattutto verso le donne, diventate il bersaglio perfetto della loro rapacità sessuale, secondo un modello culturale che le considera poco più che oggetti di cui abusare.
Ma per la sinistra queste cose non si potevano dire, più semplice era gridare al pericolo fascismo che ritorna sperando di colmare il vuoto ideologico e sperando di raggranellare qualche voto. Tanto a assere violentate sono donne e ragazze anche giovanissime, lasciate indifese in una città che preferisce voltarsi dall'altra parte. Tutto questo è intollerabile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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