New York - Quando è troppo è troppo. Dopo la strage di El Paso, in Texas, ancora una volta è finito nel mirino il forum web 8chan, su cui poco prima che Patrick Crucius aprisse il fuoco è stato pubblicato il suo manifesto razzista e anti-immigrati. E mentre il fondatore chiede a gran voce di chiuderlo, la piattaforma ha perso la protezione dai cyberattacchi. La controversa bacheca è andata offline dopo che la società americana di sicurezza informatica Cloudflare ha deciso di interrompere la fornitura del servizio di protezione per il sito: senza tale protezione manca la difesa da attacchi automatizzati, fatto che rende quasi impossibile per il forum di rimanere in rete.
Non accade spesso che l'azienda sospenda le sue collaborazioni: uno dei precedenti risale al 2017 con il Daily Stormer, ritenuto vicino alla corrente neonazista. In quel caso, il sito non fece altro che rivolgersi ad un concorrente di Cloudfare, cosa che potrebbe accadere anche ora. «La logica è semplice, 8chan si è dimostrata illegale e quella illegalità ha causato molti tragici decessi», ha spiegato il Ceo di Cloudfare, Matthew Prince.
Intanto il fondatore di 8chan, Fredrick Brennan, che ha creato il sito nel 2013 con tutt'altro scopo, ha ringraziato l'azienda per la sua presa di posizione. Il programmatore informatico ha detto di non essere più coinvolto nel progetto e che gli attuali amministratori lo stanno gestendo in un modo «indifendibile». «Grazie mille Cloudflare.
Finalmente questo incubo può avere una fine», ha scritto su Twitter.Fino ad ora sono state tre le stragi di massa annunciate in anticipo sul forum: oltre a El Paso, quella alle moschee di Christchurch, in Nuova Zelanda, e alla sinagoga Poway, in California. VRob
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