Siamo tutti gourmet da marciapiede. Frequentatori assidui e convinti dello street food, formula con la quale per la verità negli ultimi anni si è cercato di nobilitare ogni abominio cibario, in nome di presunte tradizioni che nascondevano scarsità di idee e povertà di ingredienti.
Ma il cibo da strada è una cosa seria, quando è seria. E noi italiani amiamo considerarcene i maestri. Va bene, quando si tratta di alimentazione abbiamo il vizietto di sentirci il centro del mondo, spesso a ragione e qualche volta a torto. Ma che la nostra cucina di strada vada di moda lo dimostra il fatto che secondo un'indagine di Coldiretti-Ixè nel 2016 il 52 per cento degli italiani ha acquistato cibo da strada, con predilezione per i prodotti nostrani (69 per cento) ma una crescita anche di quelli etnici (31). E secondo Unioncamere-InfoCamere tra il 2013 e il 2018 ape-car, chioschi e food truck nella penisola sono raddoppiati. Abbiamo deciso così di raccontarvi (forzatamente in breve) il meglio dello street food all'italiana utilizzando come Caronte la guida Street Food del Gambero Rosso, appena presentata (208 pagine, 8,90 euro). Procederemo per regione, indicandovi per ognuna un prodotto e un locale che lo realizza al meglio.
Valle D'Aosta Qui la tradizione più che street è trail: infatti molto cibo viene da asporto viene consumato nelle passeggiate in montagna. Da provare i ravioli da passeggio venduti da Tanina Ravioli e dintorni a Courmayeur.
Piemonte Lo street food è anche dolce, come le cialde chiamate gofri. Da provare quelle della Gofreria Piemonteisa di Torino.
Liguria Terra di focacce: fugassa, panissa, ogni paese ha la sua. La farinata si mangia Da Virginia a Pietra Ligure.
Lombardia Milano è straricca di suggestioni gastronomiche, ma è pur sempre la città dei «paninari». Luogo storico Quadronno.
Trentino-Alto Adige Tanti pani ma anche buoni würstel. Come quelli di Walter&Michi's Würsterland a Bolzano.
Veneto Prodotti della lagua, i folpi sono le star del cibo di strada veneto. Alla folperia di Max e Barbara a Padova.
Friuli-Venezia Giulia Trieste è la città del buffet, mai mangiato del «bollito da caldaia» a metà mattinata? Se volete provare andate al Buffet da Pepi.
Emilia-Romagna Tigelle (o crescentine) da accompagnare a salumi o formaggi sono la specialità del modenese. Nel capoluogo andate da La Chersenta.
Toscana Cibo da stomaci supermassimi il lampredotto, servito nel panino. Luogo cult Nerbone al mercato di San Lorenzo.
Marche E quindi olive ascolane. Le migliori da... Migliori in piazza Arringo ad Ascoli Piceno.
Umbria La torta al testo sta conquistando l'Italia. A Perugia si trova anche in formato panino, da Cukuc.
Lazio Porchetta? Pizza bianca? Trapizzino? Scegliamo un supplì e lo prendiamo da Supplizio del grande Arcangelo Dandini in via dei Banchi Vecchi a Roma.
Abruzzo Gli arrosticini qui si chiamano anche «rustelle». e si mangiano per esempio alla Tana del Lupo di Farindola, vicino al Parco Nazionale della Maiella.
Molise In questo caso non indichiamo un locale ma una città: Miranda, celebre per la panonta, una sorta di ghiotto panettone gastronomico. Una sagra si celebra a fine agosto
Campania Altra regione con l'imbarazzo della scelta: avete mai provato 'o per'e muss? Optiamo per la pizza fritta, che mangiamo da Zia Esterina a Napoli.
Puglia La focaccia barese? Naturalmente a Bari, al Panificio Adriatico.
Basilicata Terra di grandi pani. E dei panzerotti magnifici dell'Antica ricetta di Nonna Sesella a Matera.
Calabria Il morzeddhu è una trippa cotta nella passata di pomodoro e con le interiora e accompagnata al pane. Specialità di Catanzaro, dove si mangia alla Vecchia Posta.
Sicilia Altro che arancini: il pane con la milza del Chioschetto Pani Ca' Meusa di Palermo.
Sardegna Importata da Genova la tradizione della farinata di ceci, che si trova da Fainé Sassu a Sassari.
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