È di natura sessuale il movente dell'omicidio del ventenne cinese, Leo Congliang Uh, ucciso a Modena sabato pomeriggio e nascosto in una valigia nella sua stanza.
La squadra mobile della città emiliana, in collaborazione con quella di Prato, ha fermato tre diciassettenni cinesi, che quel giorno erano andati a trovarlo nella sua abitazione, al sesto piano di un palazzo di via Verdi, dove il ragazzo viveva con la madre e il suo compagno, un noto avvocato modenese. La procuratrice capo, Lucia Musti, che si occupa del caso e coordina le indagini, ha spiegato che in realtà a fargli visita quel tragico giorno erano andati in cinque e due sono ancora ricercati. Uno di questi giovani sarebbe stato legato alla vittima, ma non gradiva più questo rapporto. Davanti a questa rottura, secondo i primi riscontri, Leo avrebbe minacciato di rivelare l'omosessualità del compagno e per questo sarebbe stato fatto fuori dal gruppetto.
«Il cadavere - ha spiegato il pm - è stato riposto ancora caldo, maneggevole, dentro la valigia e a ritrovarlo era stata la madre».
Non è ancora stata stabilita le causa del decesso e si stanno attendendo i risultati dell'autopsia, ma si sospetta che il ragazzo possa essere stato soffocato. I due fermi sono stati eseguiti a Prato e uno a Modena e l'ipotesi di reato è di omicidio aggravato. La mamma e il suo compagno erano a casa mentre il ventenne veniva ucciso, ma in un'altra stanza. I cinque avrebbero dunque ucciso Leo senza farsi sentire e poi lo avrebbero nascosto, probabilmente per prendere tempo e allontanarsi.
E non è
escluso che volessero portare via il cadavere, ma hanno avuto paura per la presenza coppia di adulti e forse, disturbati da qualche rumore improvviso, abbiano desistito dal loro intento scegliendo di guadagnare la fuga.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.