Leggi il settimanale

Cisgiordania, coloni attaccano tre giovani attivisti italiani. Tajani: "Fermate le violenze"

Il racconto: "Presi a calci in faccia e sulle costole". Rubati anche passaporti e telefoni

Cisgiordania, coloni attaccano tre giovani attivisti italiani. Tajani: "Fermate le violenze"
00:00 00:00

Ci sono tre italiani tra i quattro attivisti feriti ieri in un attacco condotto da coloni israeliani nell'abitazione in cui vivono, nella comunità di Ein al-Duyuk, vicino a Gerico, in Cisgiordania. I tre italiani sono stati feriti lievemente mentre la quarta, di nazionalità canadese, sarebbe ricoverata in condizioni più gravi. I quattro appartengono alla campagna Faz3a, un'iniziativa a guida palestinese nata, si legge sul sito, "per rispondere all'estrema necessità di organizzare sul terreno una forma di protezione civile internazionale dalla violenza israeliana in queste circostanze". La campagna è coordinata da Assopace Palestina.

Fonti mediche e di sicurezza citate dal'agenzia palestinese Wafa riferiscono che gli aggressori, una decina di coloni mascherati, hanno fatto irruzione all'alba di ieri nell'abitazione colpendo alcuni degli occupanti e rubando oggetti personali, inclusi passaporti e telefoni cellulari. "Stavamo dormendo quando alle 5 siamo stati attaccati da un gruppo di coloni armati di bastoni e fucili, erano 10 e mascherati. Hanno cominciato a picchiarci con pugni e a schiaffeggiarci, ma in particolare calci in faccia, nelle costole, nell'addome, lungo le gambe - ha raccontato a Sky Tg24 una volontaria italiana di 27 anni, tra i tre connazionali aggrediti -. Loro sapevano che eravamo persone internazionali lì e quando se ne sono andati, dopo aver rubato tutta la nostra roba, ci hanno detto Don't come back here (non tornate)". I feriti sono stati trasportati nell'ospedale di Gerico. I tre italiani sono stati dimessi dopo le prime cure. In particolare due ragazze hanno riportato ferite lievi, mentre il terzo, un giovane, ha avuto una prognosi di tre giorni. Tutti erano sotto choc e sono stati assistiti dal sindaco di Gerico e dalla polizia palestinese, a cui hanno denunciato l'accaduto.

La vicenda è stata seguita con grande attenzione dal ministro degli esteri italiani, il vicepremier Antonio Tajani, che è rimasto in costante contatto con il consolato generale a Gerusalemme, a sua volta in contatto con le autorità palestinesi. "Basta aggressione, non è questo il modo per rivendicare anche le proprie ragioni - ha detto Tajani -. La Cisgiordania non deve essere annessa, nessuna ipotesi di annessione. L'appello che lanciamo anche al governo di Israele è di fermare i coloni e impedire che continuino queste violenze che non servono alla realizzazione del piano di pace per il quale tutti quanti stiamo lavorando".

L'aggressione è avvenuta tre giorni dopo la dichiarazione congiunta del 27 novembre firmata da Italia, Francia, Germania e Regno Unito,

che denunciava il forte aumento delle violenze dei coloni contro civili palestinesi e ne chiedeva l'immediata cessazione, definendole una minaccia diretta alla stabilità della Cisgiordania e agli sforzi di pace in corso.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica