Città italiane a rischio di desertificazione: in dodici anni sono spariti 140mila negozi

Città italiane a rischio di desertificazione: in dodici anni sono spariti 140mila negozi
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Negli ultimi dodici anni l'Italia ha perso più di 140mila attività del commercio al dettaglio, tra negozi e ambulanti. Un'emorragia che ha colpito in modo particolare centri storici e piccoli comuni e che, secondo Confcommercio, rischia di accelerare nei prossimi dieci anni fino a ridurre del 20% lo stock attuale. La fotografia arriva dall'Ufficio Studi presentata in vista di "inCittà", evento organizzato dalla Confederazione a Bologna il 20 e 21 novembre.

Il commercio tradizionale indietreggia sotto la spinta di nuove abitudini di consumo e dell'e-commerce, che dal 2012 ha visto crescere di oltre 16mila unità (+114,9%) le attività specializzate nelle vendite online. Tra i comparti più colpiti, i distributori di carburante (-42,2%), gli articoli culturali e ricreativi (-34,5%), il commercio non specializzato (-34,2%), i mobili e ferramenta (-26,7%) e la moda (-25%). Bene farmacie (+16,9%) e informatica (+4,9%).

Intanto cambia anche il volto delle città: calano i bar (-19,1%) mentre avanzano le attività di ristorazione (+17,1%). Nel settore dell'alloggio, gli alberghi tradizionali perdono il 9,5%, mentre bed and breakfast e case vacanza crescono del 92,1% e potrebbero aumentare di un ulteriore 81,9% entro il 2035. A peggiorare il quadro contribuiscono gli oltre 105mila negozi oggi sfitti, un quarto dei quali inutilizzati da più di un anno. Se non si interverrà sulla rigenerazione urbana e sul riuso di questi spazi, avverte Confcommercio, potrebbero scomparire altre 114mila imprese entro il 2035, con effetti profondi sulla vita delle città.

"La desertificazione dei negozi è un problema economico, sociale e di coesione: ogni saracinesca abbassata significa meno sicurezza, meno servizi, meno attrattività e

meno socialità nelle nostre città", afferma il presidente Carlo Sangalli. E avverte: "Senza efficaci e tempestivi interventi di rigenerazione urbana, entro il 2035 rischiamo di avere delle vere e proprie città fantasma".

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