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Civati riparte dal referendum contro l'Italicum

L'ex deputato Pd strizza l'occhio ai grillini e ai Radicali: "Facciamo quesiti anche contro la casta e per la legalizzazione delle droghe leggere"

Civati riparte dal referendum contro l'Italicum

Pippo Civati riparte dal referendum con l’Italicum ma non solo. Il pericolo è sempre quello di non raggiungere il quorum e quindi, nonostante il deputato ex piddì sia fiducioso, nel dubbio propone di “abbinare a quel quesito tutta una serie di temi che il Parlamento non sta affrontando”.

Nel mirino di Civati, come spiega dalle colonne del Fatto quotidiano, ci sono tutti i temi cari ai grillini e all’estrema sinistra: le retribuzioni dei parlamentari, i diritti civili e la legalizzazione delle droghe. “Non sono un mitomane. Da solo non vado da nessuna parte” spiega Civati rivolgendo ai Radicali e ai Cinquestelle l’invito di unirsi a lui nella battaglia referendaria contro l’Italicum. “Chi come loro ha sempre insistito sulla partecipazione dei cittadini non può sottrarsi”. Il guanto di sfida ai renziani che “fanno gli spiritosi” è lanciato: “Secondo voi, se dà agli elettori la possibilità di togliere i nominati dal Parlamento, stanno a casa? Io credo proprio di no”.

L’intervista si chiude con un appello alle forze d’opposizione: “Facciamo le cose che - conclude Civati - nel Parlamento delle larghe intese non ci hanno lasciato fare”.

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