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Da "clown" a salvatore, la rivincita di Boris: 20 milioni di immunizzati e contagi giù del 40%

Lockdown e vaccini a tutti con una dolse sola. Dall'8 marzo via alle aperture

Da "clown" a salvatore, la rivincita di Boris: 20 milioni di immunizzati e contagi giù del 40%

Venti milioni di vaccinati e contagi a picco. Partita malissimo nella lotta al Covid19, la Gran Bretagna è stato il primo Paese europeo ad aver puntato tutto sui vaccini e ora si sta prendendo la sua meritata rivincita. I dati dell'ultima settimana, pubblicati ieri dai media, rivelano che i casi di contagio sono calati di almeno il 40% nell'ultima settimana e i decessi sono diminuiti di un terzo. Un successo enorme per il governo Johnson che di certo non aveva gestito bene la pandemia e che ora può finalmente tirare un primo respiro di sollievo alla luce delle ultime statistiche. Fino ad ora sono più di venti milioni le persone che hanno ricevuto la prima dose di vaccino, circa un terzo della popolazione mentre 796mila hanno già fatto il secondo richiamo. Le fasce di popolazione a cui verrà offerta la vaccinazione sono quelle di età compresa tra i 60 e i 63 anni, a metà maggio si prevede che si inizi a vaccinare anche i giovani tra i 20 e i 30 in modo che ogni cittadino risulti coperto dalla prima dose entro luglio.

Sebbene gli esperti della commissione scientifica ci tengano a sottolineare che «la strada è ancora lunga», bisogna ammettere che il traguardo raggiunto dal Paese è veramente «una pietra miliare nella battaglia contro il virus» come l'ha definita il premier britannico Boris Johnson, il primo primo ministro ad ammalarsi seriamente, tanto da dover rimanere in terapia intensiva per giorni durante la malattia. E mentre il resto d'Europa fa fatica a procurarsi le dosi necessarie di vaccino, il governo inglese, che dopo la Brexit non ha dovuto attendere il via libera dell'Ema per iniziare la somministrazione del farmaco, prosegue la sua corsa verso l'immunità totale a spron battuto.

Anzi, ieri il capo del servizio sanitario nazionale sir Simon Stevens, ha già annunciato che un ulteriore incremento di dosi vaccinali è in arrivo il mese prossimo. «Stiamo programmando un'accelerazione delle procedure in vista delle festività pasquali» ha spiegato Stevens.

Anche i dubbi sull'approccio inglese sulla procedura di somministrazione sembrano fugati. Inizialmente si pensava che soltanto dopo la seconda dose il soggetto fosse protetto dal contagio, ma le evidenze scientifiche raccolte dicono invece che il vaccino Astra Zeneca offre una copertura del 90% già dopo la prima dose, un risultato che combacia con la sorprendente riduzione dei contagi avvenuta dopo la prima somministrazione del farmaco. A questo va sicuramente aggiunto il duro lockdown a cui i britannici sono stati sottoposti da Natale.

Da mesi le scuole sono tutte chiuse, così come i negozi di prodotti ritenuti non essenziali. Chi può lavora da casa e gli spostamenti sono ridotti al minimo. Anche l'allentamento delle restrizioni sarà cauto e progressivo. Il governo stavolta non può più permettersi di sbagliare e non vuole più essere costretto a chiudere il Paese una terza volta.

Quindi ha deciso di riaprirlo progressivamente per arrivare ad un'estate di ritrovata normalità, con tutta la popolazione vaccinata e pronta a tornare a viaggiare.

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