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Il colloquio con Draghi, la telefonata col Cav: ​le mosse per il Mattarella bis

La politica si muove per convincere Sergio Mattarella a restare al Quirinale. Il premier Draghi e Silvio Berlusconi gli hanno chiesto di accettare la rielezione per la stabilità e l'unità del Paese

Il colloquio con Draghi, la telefonata col Cav: ​le mosse per il Mattarella bis

Il Parlamento si avvia a rieleggere Sergio Mattarella. Il premier Mario Draghi si è speso personalmente per convincere il presidente della Repubblica uscente a restare al Quirinale per "il bene e la stabilità del Paese".

Mario Draghi, secondo quanto si apprende, al termine della cerimonia di giuramento del nuovo giudice costituzionale, Filippo Patroni Griffi, ha avuto un colloquio di venti minuti con Mattarella che sarebbe l'unico in grado di garantire la stabilità e il proseguo della legislatura. Dal Colle, al momento, non arriva alcun commento. Sono ore di silenzio e riflessione per il Capo dello Stato uscente che ha davanti a sé due strade: ribadire il suo no alla rieleggibilità oppure accettare questo sacrificio per il bene dell'Italia. Quel che trapela è che non vi è alcuna richiesta di udienza da parte dei leader dei partiti che, invece, nel 2013 furono ricevuti da Giorgio Napolitano, prima di accettare di proseguire il suo mandato.

Nel frattempo, però, proseguono le dichiarazioni pubbliche dei vari leader della maggioranza. "Qualche giorno fa, per senso di responsabilità e nell'interesse del Paese, avevo rinunciato alla mia candidatura, anche per favorire una soluzione unitaria. Quello che è successo dopo è sotto gli occhi di tutti, ma non è questo il momento della polemica", si legge in una nota di Silvio Berlusconi che ha avuto una lunga e cordiale telefonta con il Capo dello Stato."Oggi si può ritrovare soltanto intorno alla figura del Presidente Sergio Mattarella, al quale sappiamo di chiedere un grande sacrificio, ma sappiamo anche che glielo possiamo chiedere nell'interesse superiore del Paese, quello stesso che ha sempre testimoniato nei 7 anni del suo altissimo mandato", prosegue la nota di Berlusconi.

Matteo Salvini si dice soddisfatto: "Ho visto che nelle ore a seguire la mia proposta è diventata quella di tanti". Il leader della Lega ha spiegato di aver preso questa strada, "senza aver sentito Draghi" a fronte dei veti che bloccavano il Parlamento e ha detto che non è una scelta di "ripiego". Il leader di Italia Viva Matteo Renzi, su Twitter, ha commentato laconicamente: "Mantenere Mattarella al Quirinale e Draghi a Chigi è l'unico modo per lasciare l'Italia al riparo dalle strampalate follie e dalla mancanza di regia politica. Mattarella e Draghi sono due scelte eccellenti, due nomi che garantiscono le Istituzioni.

Viva l'Italia".

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