I terroristi potrebbero attaccare anche Roma e in tempi brevi. E gli attentati potrebbero avvenire in contemporanea anche in altre città europee. Fonti vicino all'Intelligence parlano di un alert in particolare, che arriverebbe dai servizi esteri, riguardo a un diktat dell'Isis di colpire con ogni mezzo il cuore dell'Occidente e su più fronti, nello stesso momento. Le cellule islamiche starebbero studiando il modo di realizzare il diabolico piano.
Una recrudescenza, d'altronde, si era notata già nei giorni scorsi, quando dopo Barcellona i jihadisti avevano tentato stragi anche a Cambrils, sempre in Spagna, in Finlandia e in Germania, il tutto nell'arco di poche ore. Ora l'allarme si alza, perché i miliziani dell'Isis sarebbero pronti a uccidere «gli infedeli» in tutta Europa, secondo i dettami del Corano e in nome di una nuova guerra santa che promette di lasciare una lunga scia di sangue.
I warning riguardano, in modo particolare, le capitali. Da Parigi a Londra, da Berlino a Madrid. Ma nella lista sarebbe indicata anche Roma. Secondo i bene informati, però, intesa come Italia nel suo complesso e nessun centro abitato sarebbe esente da rischi, tanto che nei giorni scorsi il capo della Polizia Franco Gabrielli ha inviato una circolare alle prefetture chiedendo la massima attenzione e di mettere in campo le dovute misure di sicurezza.
I terroristi, secondo lo studio delle conversazioni via web, che spesso avvengono attraverso i social, sarebbero pronti ad attaccare con qualsiasi tecnica possibile: cinture esplosive, armi (dai coltelli ai kalashnikov), ma soprattutto con mezzi di trasporto, come già avvenuto a Nizza, Londra, Berlino e, appunto, Barcellona. Per questo, sotto la lente d'ingrandimento di chi deve garantire la sicurezza nazionale, ci sono i furti di veicoli, in modo particolare furgoncini o camion di medie dimensioni, ma anche i movimenti degli autonoleggi. Fonti accreditate parlano della possibilità di nuovi attacchi con l'uso di tir. Ecco perché si sta pensando di blindare manifestazioni, concerti ed eventi pubblici con l'uso di new jersey e barriere che impediscano l'accesso ai luoghi di aggregazione ai mezzi pesanti. Ma non si esclude di tenere sotto controllo anche le autostrade, affollate in questi ultimi giorni d'estate.
Tra le città più attenzionate, in Italia, oltre a Roma, vi sono Milano, Torino, Venezia, Napoli, ma anche i piccoli centri come Melpignano, in Puglia, dove a fine agosto si terrà la notte della Taranta, che richiamerà centinaia di migliaia di persone.
Preoccupa, inoltre, l'annuncio del centro di analisi Ran, che ha diffuso la notizia che oltre 3mila jihadisti addestrati nelle file del Califfato sarebbero pronti a raggiungere l'Europa per colpire. I servizi segreti sono già all'opera per monitorare i movimenti di questi miliziani, molti dei quali nati in Occidente. Sono, infatti, più di 42mila, secondo il sito russo Pravda.ru, i foreign figheters, provenienti da più di 120 Paesi, che sono partiti, tra il 2011 e il 2016 per arruolarsi nelle file dell'Isis. Di questi, almeno 5mila sarebbero europei.
Intanto, le Prefetture stanno studiando piani specifici per prevenire il rischio terrorismo.
Ieri, a Roma, si è tenuta una riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, presieduta dal prefetto di Roma, Paola Basilone, con la partecipazione dei vertici delle forze di Polizia e dell'Esercito, oltre che del vicesindaco di Roma Capitale, dedicata alla valutazione dell'eventuale potenziamento dei dispositivi di sicurezza già in atto nella Capitale.
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