La Colt spara l'ultima cartuccia: bancarotta per la pistola del West

Fatturato affossato dal calo delle vendite e dai tagli alle commesse governative

La Colt spara l'ultima cartuccia: bancarotta per la pistola del West

Meno male che Clint Eastwood, con i suoi 85 anni suonati, ha un carattere forte, che John Wayne ci ha lasciato per tempo e che Tex Willer esiste solo nella nostra fantasia di eterni fanciulli innamorati del vecchio West. Perché la notizia dell'imminente bancarotta della Colt Defense, la fabbrica di pistole più famosa d'America insieme con la mitica Smith&Wesson (ci perdonino le altre...), è di quelle che scuotono.

Intendiamoci, la Colt non scomparirà nel nulla dietro il fumo della polvere da sparo come Billy the Kid o Doc Halliday: dovrà però rassegnarsi, dopo 179 anni di attività ininterrotta, a passare di mano. Il leggendario marchio delle armi da fuoco americane è entrato in amministrazione controllata dichiarando il proprio business «fragile» (proprio così: fragile).

La decisione di Colt Defense - spiegano i competenti - era attesa, dopo che l'azienda fondata nel 1836 da Samuel Colt, l'inventore del primo revolver, non era riuscita a trovare un accordo con i creditori. La richiesta di amministrazione controllata stima tra i 100 e i 500 milioni di dollari sia gli asset che le passività. L'azienda intende dunque indire un'asta per la cessione del gruppo entro il 3 agosto, con una offerta iniziale di buyout dal gruppo di private equity Sciens Capital Management, già tra i finanziatori del gruppo.

La decadenza del marchio Colt è la conseguenza di due diversi fattori. Da una parte la diminuzione delle vendite al dettaglio, dall'altra i tagli delle commesse governative: Colt Defense, infatti, non produce solo pistole, ma anche fucili d'assalto M4 e M16. E non sono certo questi di Obama, caratterizzati dalla campagna contro la diffusione delle armi da fuoco tra i privati e dal ritiro dell'esercito degli Stati Uniti da tutti i fronti internazionali, gli anni più positivi per un business come quello della Colt.

Altri tempi, insomma, non solo rispetto a quelli di presidenti «muscolari» come Ronald Reagan o George W. Bush, ma anche e soprattutto a quelli della Frontiera, in cui la legge veniva sì fatta rispettare da uno sceriffo (armato di pistola e non solo) ma essere muniti di un'arma da fuoco per difesa personale era considerata assoluta normalità. La seconda metà dell'Ottocento era stata l'epoca d'oro della Colt, l'epoca della conquista del West riprodotta in centinaia di film «western».

Venne poi il tempo della produzione di armi leggere anche per uil mercato internazionale, un tempo in cui la Colt seppe ancora farsi valere soprattutto nella ricerca applicata ai proiettili. Ma ora è arrivato il momento più triste: quello dell'ultima cartuccia.

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