Computer senza corrente E nei cieli si scatena il caos

Un guasto al sistema informatico della Delta Airlines provoca sei ore di disagi nei principali scali del mondo

Valeria Robecco

New York Un black out tecnologico ha creato il caos nei cieli di mezzo il mondo: per sei ore i sistemi informatici della compagnia aerea americana Delta sono andati in tilt a causa di una interruzione di corrente, causando il blocco totale dei voli e scatenando il panico nei principali scali internazionali, incluso quello di Fiumicino. L'interruzione della corrente elettrica ad Atlanta, in Georgia, è iniziata intorno alle 2.30 di ieri mattina ora locale, ed è proseguita per circa sei ore: la compagnia ha fatto sapere che nel primo pomeriggio i voli cancellati erano circa 365 sui seimila in programma in giornata, e oltre 1.260 quelli partiti in ritardo, con decine di migliaia di passeggeri coinvolti e code interminabili negli scali ai quattro angoli del globo. E anche dopo la revoca dello stop, l'azienda ha precisato che i problemi sarebbero continuati per parecchie ore. «I viaggiatori che si stanno dirigendo verso gli aeroporti devono aspettarsi altri ritardi e cancellazioni», ha avvertito Delta, pur assicurando di «fare di tutto per limitare i disagi». Ad esempio, effettuando manualmente le operazioni di accettazione, una procedura che però è lenta e complicata. Inizialmente sembrava che il problema riguardasse soltanto gli Stati Uniti, invece il black out ha colpito il sistema centrale della compagnia, fermando le operazioni su scala globale. Un problema non da poco considerando che il vettore nel periodo estivo trasporta una media di 550 mila persone al giorno. Le situazioni più critiche hanno riguardato negli Usa il Los Angeles International Airport e in Europa l'hub londinese di Heathrow. Ma a farne le spese sono stati anche centinaia di passeggeri in partenza dal terminal 5 dello scalo romano di Fiumicino con destinazione Atlanta, Detroit e Minneapolis, mentre il volo per New York è riuscito a partire, seppure in notevole ritardo. Sono decollati anche i collegamenti su New York da Milano Malpensa, Pisa e Venezia, e il volo dallo scalo veneto verso Atlanta. A complicare le cose, ha ammesso Delta, «un certo ritardo nella visualizzazione dello stato del volo sia sull'app della compagnia, che tramite gli addetti negli scali e al telefono». E tra frustrazione e disappunto c'è chi ha cercato di stemperare la tensione in modo originale. Come il pilota di un volo in partenza dalle Hawaii verso Los Angeles, che per calmare i passeggeri fermi sul velivolo da oltre quattro ore, ha ordinato pizza per tutti.E se la compagnia aerea ha escluso un possibile hackeraggio, non sono mancate le polemiche. Mentre Delta ha puntato il dito sul blackout elettrico, infatti, la Georgia Power ha ammesso l'avvenuto calo di tensione, scaricando però le responsabilità dell'accaduto sugli apparati della compagnia, visto che - ha sottolineato - molti altri utenti non hanno avuto alcun tipo di problema. Il guasto che ha mandato in tilt i computer Delta è solo l'ultimo di una serie di difetti informatici delle società a stelle e strisce nell'ultimo periodo: il mese scorso, per esempio, Southwest Airlines ha dovuto bloccare le partenze di oltre duemila voli a seguito di un problema tecnico. Mentre American Airlines per lo stesso motivo lo scorso settembre è stata costretta a sospendere i voli da tre scali.

Secondo l'esperto di sicurezza informatica Andrea Zapparoli Manzoni, l'episodio mostra «la fragilità dei nostri sistemi». «Il problema è che manca un piano B - ha spiegato - I budget continuano a diminuire e le aziende risparmiano sempre di più sull'information technology».

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