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Comunali e referendum, spine nel fianco di Renzi

Il distacco tra Pd e M5S ai minimi storici. Forza Italia in crescita. E i "no" al referendum salgono al 54%

Comunali e referendum, spine nel fianco di Renzi

Sondaggi, che passione. Per Matteo Renzi i numeri che gli arrivano sulla scrivania di Palazzo Chigi non preannunciano nulla di buono. Elezioni amministrative e referendum sono le due spine nel fianco del premier. Secondo le intenzioni di voto registrate dall'Istituto Ixè in esclusiva per Agorà, il distacco tra il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle si sarebbe ridotto a 2,2 punti percentuali. Nell'ultima settimana il Pd sarebbe, infatti, ulteriormente sceso e si sarebbe attestato al 30,4%. Al tempo stessi il partito di Beppe Grillo avrebbe consolidato i propri consensi pssando dal 28,1% al 28,2%.

Renzi non è preoccupato soltanto dai risultati delle elezioni amministrative. Anche il sondaggio sul referendum gli toglie il sonno. Se infatti è in grado di gestire un eventuale flop alle comunali, lo stesso non potrà fare con una sconfitta al referendum sulle riforme costituzionali. Se gli italiani dovessero bocciare il ddl Boschi, si vedrebbe costretto a fare un passo indietro. Secondo un sondaggio di Ixè, il 72% degli italiani a ottobre andrà a votare per il referendum. Tra questi, il 46% oggi voterebbe "sì" e il 54% "no". Solo una settimana fa i favorevoli erano il 48% e i contrari il 52%. Questi numeri, come anche quelli che riguardano le elezioni di giugno, danno bene l'idea dell'indice di gradimento degli italiani rispetto all'operato del governo e del premier. La fiducia degli italiani in Renzi non si scosta infatti dal 28%, cifra ben al di sotto della soglia psicologica del 30%. Il presidente del Consiglio rimane al secondo posto tra i leader politici in compagnia del grillino Luigi Di Maio. La fiducia nel governo perde ancora gradimento e scende al 25%.

Nel centrodestra, come già registrato la scorsa settimana, Forza Italia continua a macinare strada salendo nei sondaggi.

La Lega Nord riduce ulteriormente i consensi scendendo al 14% (-0,8%) mentre il partito guidato da Silvio Berlusconi è balzato al 12,3% guadagnando un altro 0,7%.

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