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Il Comune aumenta la Tarsu, costretto a rimborsare i cittadini

La sentenza della commissione tributaria: il Comune di Lanciano deve rimborsare i cittadini per gli aumenti illegittimi della tassa dei rifiuti

Il Comune aumenta la Tarsu, costretto a rimborsare i cittadini

Il Comune di Lanciano (Chieti) e Carovigno ( dovrà rimborsare la Tarsu del 2013 perché ha riscosso illegittimamente la tassa sui rifiuti.

Lo ha stabilito la Commissione tributaria provinciale di Chieti che ha accolto il ricorso dei tanti cittadini che si sono rivolti al tributarista Francesco Paolo D’Orsogna.

Come racconta il quotidiano locale Prima da Noi, tutto è avvenuto nel 2013, quando il Comune abruzzese ha deciso di prorogare la Tarsu in vigore fino al 2012 invece di applicare la nuova imposta (Tares). Aumentando, tra l'altro, le tariffe del 33% per le utenze non domestiche e del 19% per quelle domestiche. Una decisione presa in tutta Italia solo da due Comuni: Lanciano e Carovigno (Brindisi).

Peccato che la legge vietasse "un aggravio, a carico degli utenti, dei costi eventualmente non coperti dal gettito del tributo".

Per questo il Consiglio di Stato nel 2015 e la Commissione Tributaria regionale ora hanno rigettato la pretesa dei due Comuni.

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