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La Concordia torna a galla Caccia all'ultimo disperso La curiosità

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Concordia, l'ultima crociera. Trentuno mesi dopo il naufragio, in cui morirono 32 persone, il mastodontico relitto torna a galleggiare sulle coste del Giglio. Ieri mattina la nave è stata spostata di 30 metri a prua e 20 a poppa. Un piccolo problema di rilascio e poi nulla di preoccupante, a parte due ore di ritardo sulla tabella di marcia. La Concordia, sollevata di due metri, ha quindi raggiunto la posizione in cui rimarrà per una decina di giorni, prima del trasporto verso Genova. Appena la nave lascerà l'isola si tenterà di trovare nei fondali l'ultimo disperso, il cameriere indiano Russel Rebello.
La fase 9 delle 34 in cui è suddiviso il programma si è, dunque, conclusa felicemente. Sul ponte della nave le stesse 12 persone responsabili, lo scorso settembre, della rotazione. Lo scafo risulta «leggero» sull'appoggio. Buon segno, perché il distacco è considerato uno dei momenti più critici per la tenuta della struttura. Regista dell'operazione è Nick Sloane, coordinatore dei lavori da una cabina di controllo assieme alla sua squadra di tecnici e ingegneri. «Nervoso? Naturalmente. Oggi scopriremo se i nostri calcoli erano giusti o, almeno, quanto i dati si riveleranno distanti dalle nostre previsioni», aveva raccontato prima di salire sul relitto. Ma poco dopo le 11, quel che resta della Concordia si è staccato senza problemi dalla piattaforma. «Ladies and gentleman, she's refloating!» ha esultato, dando il cinque ai suoi uomini e stappando birrette doppio malto. La nave è stata poi agganciata dai rimorchiatori e portata in mare aperto.
Dunque, via alla rimozione del relitto, un'operazione da un miliardo e mezzo di euro. «Durante le fasi di rigalleggiamento e di spostamento verso Est - commenta il Capo della Protezione Civile, Gabrielli - il relitto non ha subito torsioni, flessioni e cedimenti. Del resto, questa è una nave costruita in cantieri navali italiani». Tira un sospiro di sollievo anche Michael Thumm, ad di Costa Crociere: «Il lavoro di ingegneria si è dimostrato all'altezza». I costi. Alla Carnival il progetto di rimozione costerà circa 1,5 miliardi di euro. «Fino ad ora - sostiene Thumm - la Carnival ha speso un miliardo, ma la cifra non comprende il trasporto a Genova, lo smaltimento e il ripristino ambientale».
Le operazioni per il rigalleggiamento della nave proseguiranno oggi con l'abbassamento dei cassoni che sul lato dritto non sono in posizione ideale e si dovrebbero concludere venerdì della prossima settimana. Sarà un convoglio lento, 5 giorni di navigazione a 2 nodi all'ora, aperto da una nave per l'avvistamento dei cetacei, dato che attraverserà il Santuario dei cetacei, l'area protetta compresa tra Francia, Corsica e Principato di Monaco che pullula di balenottere e stenelle.
A margine una poco edificante polemica tra il ministro dell'Ambiente Galletti e il presidente della Regione Toscana, Rossi, che aveva definito «tutt'altro che eroica la Costa» e che è stato accusato da Galletti di non essersi presentato alla cerimonia di commemorazione delle vittime del naufragio. «Consiglio a Galletti - ribatte il governatore - una certa cautela nelle dichiarazioni. E se proprio deve farle, lasci stare le vittime della Concordia. La Regione Toscana è sempre stata presente sia nei soccorsi che nelle commemorazioni. E noi continueremo ad esserci anche quando il ministro Galletti, spenti i riflettori, tornerà a Roma».


Il numero di uomini che insieme sono il cervello delle operazioni relativi al recupero della Concordia


«Ladies and gentlemen she's

refloating». Così ieri il regista dell'operazione Nick Sloane ha annunciato il rigalleggiamento della Concordia. Già «refloating», tornare a galleggiare: chissà, un'espressione che forse potrebbe diventare un altro tormentone

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