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Confindustria, Carlo Bonomi è il nuovo presidente. "L'Italia non può fermarsi"

Il numero uno di Assolombarda, Carlo Bonomi, è il nuovo presidente di Confindustria, ha preso il posto di Vincenzo Boccia. L'elezione è avvenuta tramite voto online segreto. Bonomi ha vinto la concorrenza di Licia Mattioli, vicepresidente degli industiali

Confindustria, Carlo Bonomi è il nuovo presidente. "L'Italia non può fermarsi"

Carlo Bonomi, numero uno di Assolombarda, è il nuovo presidente di Confindustria. È stato deciso dal consiglio generale dell'associazione con un voto online segreto. Bonomi ha avuto la meglio su Licia Mattioli, vicepresidente degli industriali. L'ultima parola, come recita lo statuto, spetterà all'assemblea privata dei delegati, convocata il 20 maggio per eleggere formalmente il nuovo presidente e la sua squadra. Bonomi è il successore dell'ormai ex-presidente Vincenzo Boccia.

Bonomi è stato designato con 123 voti a favore e 60 contro. "Il Consiglio Generale di Confindustria - si legge in una nota - ha designato Presidente Carlo Bonomi con 123 preferenze. Hanno votato tutti i 183 aventi diritto. Alla candidata concorrente Licia Mattioli sono andate 60 preferenze. Nessuna scheda bianca, nessuna nulla. Il risultato è stato validato dai Probiviri Sergio Arcioni, Luca Businaro, Gabriele Fava e Antonio Serena Monghini assistiti dal notaio Cesare Quaglia".

"Sfida tremenda"

"Non è il momento di gioire, dobbiamo metterci immediatamente in condizioni operative per affrontare la sfida tremenda che è di fronte a noi", sono queste le prime dichiarazioni a caldo del nuovo presidente di Confindustria Bonomi. "Vi ringrazio veramente di cuore per l'indicazione che avete voluto dare, ne sono onorato - ha proseguito - ci tengo a dire che ho affrontato questi mesi con molta attenzione a quello che era il ruolo che pensavo di assumere, ho cercato in maniera molto coscenziosa di rispettare tutte le regole perché credo che quando si vive una comunità il senso di risiedere in quella comunità è proprio il rispetto delle sue regole".

"Si è aperta una voragine"

Alle agenzie, Bonomi ha dichiarato che "si è aperta una voragine del Pil tremenda ma questa è una grande occasione per cambiare l'Italia. Dopo 11 anni dalla crisi del 2008 - dice - non avevamo ancora raggiunto il Pil del pre-crisi: ora si è aperta una nuova voragine e questa voragine sarà tremenda perchè arriva su un Paese strutturalmente ancora debole".

La soluzione prospettata "non sarà chiudersi nei confini: gli anni che abbiamo di fronte saranno anni che ci chiederanno molta dedizione, la passione civile che ha portato le nostre imprese e i nostri padri a ricostruire l'Italia nel dopoguerra. Per questo ci sarà bisogno dell'impegno di tutti: insieme dobbiamo cambiare l'Italia, abbiamo una grande occasione per fare le modifiche strutturali di cui il Paese ha bisogno".

Due obiettivi

Il neo-presidente ha prospettato "due obiettivi: riprendere le produzioni, perché solo quelle danno reddito e lavoro e non certo lo Stato ed evitare una seconda ondata di contagio che ci porterebbe a nuove misure di chiusura che sarebbero drammatiche e devastanti".

Giudizio anti-industriale

"La politica ci ha esposto a un pregiudizio fortemente antindustriale che sta ritornando in maniera molto importante in questo Paese - ha affermato Bonomi - non pensavo più di sentire l"ingiuria verso le imprese che sono indifferenti alla vita dei propri collaboratori. Sentire certe cose dai sindacati mi ha colpito profondamente".

Carlo Bonomi è nato a Crema, in provincia di Cremona, 53 anni fa. È stato eletto presidente di Assolombarda, la Confindustria di Milano Monza e Brianza, nel 2017. Oggi come allora, Gianfelice Rocca è uno dei suoi sponsor principali, così come Marco Bonometti e Marco Tronchetti Provera.

Le reazioni dal mondo politico

"In bocca al lupo a Carlo Bonomi per l'importante designazione ai vertici di Confindustria. Il ruolo dell'impresa, mai come oggi, è decisivo per portare il Paese fuori dall'emergenza sanitaria. Il tessuto sociale ha bisogno di corpi intermedi responsabili e coraggiosi". Lo ha scritto su Twitter Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.

"Buon lavoro a Carlo Bonomi, eletto nuovo presidente di Confindustria. Mai come ora serve al Paese una personalità forte che dia voce al mondo delle imprese e ne difenda gli interessi. Far ripartire il sistema produttivo e imprenditoriale italiano è quanto mai urgente. Un grazie anche a Vincenzo Boccia per il lavoro svolto in questi anni". Si è espresso così in una nota, il deputato di Forza Italia Alessandro Cattaneo.

"Congratulazioni a Carlo Bonomi designato oggi come Presidente di Confindustria. Siamo certi che con la sua esperienza sarà un interlocutore importante del sindacato, in una fase di ricostruzione e di necessari cambiamenti del sistema produttivo per i quali le parti sociali sono chiamate ad esercitare un ruolo di guida, di innovazione e di responsabilità". Lo ha scritto su Twitter la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan.

"In bocca al lupo e congratulazioni al nuovo presidente designato di Confindustria, il lombardo Carlo Bonomi. Finalmente torniamo ad avere un presidente degli industriali che arriva dalla Lombardia, la Regione che produce il 30% del Pil e il 40% dell'export italiano". A dirlo è il segretario della Lega lombarda, Paolo Grimoldi, commentando la nomina di Bonomi alla presidenza di Confindustria.

La carriera di Bonomi

Come imprenditore guida la Synopo, società del settore biomedicale, holding dentro cui si trova la Sidam (di cui è presidente), nata come piccola realtà familiare a Mirandola (Modena) leader nella produzione di consumabili nella diagnostica per liquidi di contrasto, e Btc Medical Europe che produce consumabili utilizzati in oncologia ed emorecupero post operatorio.

Il percorso professionale di Bonomi era iniziato in una multinazionale della diagnostica in vitro e proseguito ricoprendo incarichi in società di ricerca pubbliche e private. Fa anche parte dei Cda di Ocean e Marsupium e dal giugno 2017 è membro del Consiglio Generale di Aspen Institute Italia e del Consiglio di Amministrazione di ISPI (Istituto per gli studi di politica internazionale).

Dal 2009 al 2017 in Assolombarda, ha ricoperto prima il ruolo di Consigliere Incaricato per Ricerca, Innovazione e Agenda Digitale, successivamente di vicepresidente con delega a Credito e Finanza, Fisco, Organizzazione e Sviluppo.

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