Il conflitto d'interessi di Alfano Le carte portano a un suo uomo

Il ministro deciderà il futuro del Cara di Mineo ma finora ha taciuto e continua a ignorare le «gravi irregolarità» segnalate da Cantone sugli appalti che hanno inguaiato Castiglione

Il controllore conosce, da tempo e molto bene, il controllato e ora deve anche decidere le sorti del suo feudo elettorale. Facile che succeda in Italia dove i legami politici sono forti e i partiti, nonostante tutto, continuano a entrare ovunque. Inevitabile lo schema si ripeta anche oggi. Dall'inchiesta di Roma fa capolino il conflitto di interessi del ministro dell'Interno Angelino Alfano. Denunciato dal Movimento 5 stelle ed evocato, con tutte le prudenze anche da Forza Italia, movimento più garantista rispetto ai grillini. Comunque il tema è entrato nell'agenda politica.

È di ieri la notizia dell'iscrizione nel registro degli indagati del sottosegretario alla Sanità Giuseppe Castiglione per turbativa d'asta sull'appalto per la gestione del Cara, il centro di accoglienza degli immigrati che si trova nel comune di Mineo.

Esponente dello stesso partito di Alfano. E questo sarebbe quasi normale. Ma Castiglione è vicinissimo al ministro dell'Interno, spiega un esponente del centrodestra. Legami non recisi come dimostrano le parole spese ieri da Maurizio Lupi per Castiglione. «Non vedo perché dovrebbe dimettersi. Un'indagine non è una sentenza di condanna, né un rinvio a giudizio».

Alfano è anche il titolare del ministero che dovrà decidere cosa fare del centro di accoglienza oggetto dell'inchiesta. Per ora non sembrano allo studio misure drastiche. Nessun cenno dal Viminale nemmeno all'invito arrivato ieri dal presidente dell'Autorità Anticorruzione Raffaele Cantone. Sul Cara di Mineo «siamo al paradosso che ci sono gli arresti e l'appalto è ancora in corso». Un invito a cancellare quel centro immigrazione che, da un punto di vista economico e occupazionale, è la fortuna di Mineo e degli altri comuni vicini. Il centro all'Anticorruzione non è mai piaciuto. «A noi è apparso immediatamente un abito su misura», ha spiegato Cantone. «Abbiamo evidenziato - spiega - una serie di gravi irregolarità di quell'appalto. Qui ognuno deve fare la sua parte».

I toni accorati di Cantone non sono un caso. Lo stesso ex magistrato il 27 maggio aveva mandato al ministero guidato da Alfano una memoria dove si definisce l'appalto al Cara illegittimo. Documento al quale - secondo il Fatto quotidiano - il ministero non ha risposto. Difficile ignorare il fatto che a Mineo il Ncd sia il partito di maggioranza, che esprime il sindaco e tutta la classe dirigente.

Poi ci sono i conflitti di interessi più politici. Come le scelte sull'immigrazione. Strategie come Mare Nostrum (niente blocco degli sbarchi e gestione della presenza di immigrati in Italia) stanno mostrando la corda; le inchieste della magistrature ne stanno evidenziando il lato oscuro. Il tema, secondo il capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta, è proprio questo. «Con il governo Berlusconi avevamo scelto un'altra strada, quella di bloccare i flussi migratori all'origine, anche a costo di dover fare degli accordi con Gheddafi. Altri hanno, invece, preferito fare i soldi con la tragedia dell'immigrazione clandestina».

Ma gli interessi in conflitto non sono solo quelli Ncd o di Alfano. Sull'eventuale commissariamento di Roma, ad esempio. A decidere, al termine di una serie di passaggi, dovrebbe essere anche in questo caso il ministero dell'Interno. Sindaco Pd, non graditissimo a Matteo Renzi. Ma lo stesso premier non ha nessun interesse a spodestare Ignazio Marino e affrontare una campagna elettorale che per il centrosinistra sarebbe difficilissima. Proprio sui temi al centro dell'inchiesta: la corruzione, ma anche l'ordine pubblico e la gestione degli immigrati. L'interesse del governo è non cambiare niente. Quello del Paese forse no.

di Antonio Signorini

Roma

Il giorno di maggio in cui l'Anticorruzione aveva segnalato al Viminale le irregolarità sul Cara di Mineo

La percentuale che Ncd registra a Mineo, feudo elettorale del sottosegretario Castiglione

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica