Si è chiusa a Orlando, Florida, l'edizione 2021 del Cpac, la più grande manifestazione dei Conservatori americani. Il primo evento della galassia repubblicana dopo l'inizio dell'era Biden, con gli occhi puntati al discorso conclusivo di Trump. America uncanceled il titolo di questa edizione, a significare che c'è un'America profonda rappresentata da 75 milioni di elettori che a novembre hanno votato Trump e non possono essere liquidati come se fossero tutti degli esaltati con le corna o responsabili dei fatti di Capitol Hill. In attesa dell'intervento di Trump la polemica qui è stata rivolta soprattutto alle prime mosse dell'amministrazione Biden sull'immigrazione e il Medio Oriente, alle censure dei giganti della Silicon Valley e dei media mainstream contro chiunque non sia allineato al politicamente corretto, e alla linea delle restrizioni anti-Covid imposta da Anthony Fauci che ha portato molti governatori dem a chiudere le aziende dei loro Stati colpendo irrimediabilmente la ripresa economica coltivata da Trump.
La polemica sulla «vittoria rubata» è sempre viva eppure qui al Cpac c'è tanta voglia di guardare avanti: alle elezioni di Mid Term, in cui i repubblicani cercheranno di strappare ai dem il controllo del Senato per imbrigliare Biden, e alle nuove presidenziali del 2024.
E qui si apre la vera partita: diversamente da quanto ci viene raccontato dai media e dagli auspici di un certo vecchio establishment repubblicano, Trump è entrato nei cuori del partito e degli elettori e, anche se non è certo che possa essere di nuovo lui il candidato tra quattro anni, appare evidente che non potrà esserci sfidante per la Casa Bianca senza il via libera di Trump e del suo popolo. È in questo quadro che si inserisce l'azione dell'American Conservative Union, in rappresentanza di quell'universo di think tank e associazionismo conservatore, che rappresenta la vera avanguardia politica e culturale dei Repubblicani. È con loro che Fratelli d'Italia e il partito dei Conservatori europei, guidato da Giorgia Meloni, hanno costruito una relazione solida che ora si svilupperà con iniziative comuni.
Perché la difesa dell'identità nazionale e della libertà di espressione, dell'economia reale e della famiglia naturale, sono principi non negoziabili da contrapporre all'offensiva globalista sulle due sponde dell'Atlantico.
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