La consigliera dissidente: "Stadio? Li avevo avvisati Loro mi hanno espulsa"

Cristina Grancio in un'intervista a Repubblica usa poche parole per definire quanto accaduto a Roma dopo gli arresti per il nuovo stadio: "Li avvisai, mi hanno espulso"

La consigliera dissidente: "Stadio? Li avevo avvisati Loro mi hanno espulsa"

Cristina Grancio in un'intervista a Repubblica usa poche parole per definire quanto accaduto a Roma dopo gli arresti per il nuovo stadio: "Ho invitato più volte la sindaca Raggi e la maggioranza M5S a tenere gli occhi aperti sulla questione dello Stadio. Per tutta risposta sono stata espulsa dal Movimento". Lei, consigliere M5s, ha sempre avuto una linea dissidente rispetto al Movimento capitolino sullo stadio della Roma. Per le sue posizioni critiche è stata messa ai margini dal gruppo consiliare e adesso in un certo senso si prende la sua rivincita: "Attendo delle scuse".

"Nei miei confronti e nei confronti di quegli attivisti che ponevano legittimamente dei quesiti sull'impianto ci fu un clima di violenza psicologica e accanimento ingiustificato. Io, attraverso l'ex assessore Paolo Berdini, feci chiedere all'Avvocatura capitolina un parere sull'impianto, 7-8 quesiti per vederci più chiaro e che riguardavano elementi urbanistici ma che si concentravano anche sulla società di Parnasi", ha affermato a Repubblica. Poi punta il dito anche contro la Raggi: "Il parere è stato secretato dalla sindaca.

Che motivo c'era di nascondere ai consiglieri comunali quell'atto? È stata una decisione gravissima". Infine parla anche di Lanzalone, l'uomo che Griggi e Casaleggio hanno chiamato per seguire la vicenda dello stadio romano: "Una faccenda inquietante: lui ha consigliato il gruppo su come andare avanti".

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