"L'Italia sta facendo la propria parte, ma in termini di solidarietà da parte di troppi Paesi non ho visto altrettanto impegno" in tema di migrazioni. Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi durante la riunione del Consiglio Europeo. Nel testo delle conclusioni c'è un passaggio che, dopo una faticosa battaglia italiana, cita finalmente l'Africa: "Occorrono maggiori sforzi per ridurre il numero di migranti irregolari, in particolare dall'Africa, e migliorare i tassi di rimpatrio", dopodiché si riconosce "il considerevole contributo, anche di natura finanziaria, apportato negli ultimi anni dagli Stati membri in prima linea".
La mancanza di un riferimento all'Africa nella dichiarazione di Bratislava era stata criticata da Renzi il mese scorso, dopo il summit nella capitale slovacca. Invece oggi, ai deputati europei, Renzi ha chiesto di fare campagna anche all'estero, oltre che sul territorio, in vista del referendum istituzionale. Il premier ha insistito molto sui deputati europei del Sud.
L’Italia sta facendo la propria parte, troppi paesi europei no. È stato questo l’annunciato "leitmotiv" dell’intervento di Renzi alla prima giornata del vertice Ue dei capi di stato e di governo (presente anche la premier britannica Theresa May). "In termini di solidarietà da parte di troppi paesi non ho visto altrettanto impegno", ha detto Renzi. Non si è parlato ufficialmente di finanziaria 2017, tuttavia in un incontro con gli europarlamentari del Pd, Renzi ha indicato la necessità di "una svolta sui parametri" economici su cui si sorregge la sorveglianza delle politiche di bilancio Ue, il che significa, hanno riportato degli europarlamentari, dare battaglia perché si affermi una politica non centrata sull’austerità. Per ora non risulta un incontro bilaterale con il presidente della Commissione europea Juncker.
Smentita una frase sulla Siria
Palazzo Chigi smentisce le ricostruzioni emerse dall’incontro di Renzi con un gruppo di parlamentari italiani. In particolare, sui temi globali della crisi siriana e del ruolo dell’Europa. Ma cosa sarebbe stato smentito? Parlando della visita alla Casa Bianca Renzi avrebbe spiegato che per Obama il dossier più delicato che lascerà in eredità al proprio successore non è la Siria (considerata una crisi risolvibile) ma l’Europa. Ma fonti di Palazzo Chigi negano questa ricostruzione.
Ma il premier pensa soprattutto al referendum
La maggiore preoccupazione di Renzi resta la battaglia per il referendum.
Intende mettere in campo tutti gli esponenti del Pd con un consenso reale sul teritorio. Non a caso domani atterrerà in Sicilia per iniziative a Palermo, Trapani e Messina. Sabato, inoltre, svelerà anche il logo del vertice G7 di Taormina.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.