Coronavirus

Contagi in calo: 11.641. E la Campania scavalca la Lombardia

Una domenica qualunque nella seconda ondata della pandemia, con numeri in flessione in termini assoluti e in crescita in termini relativi, come sempre accade nel fine settimana

Contagi in calo: 11.641. E la Campania scavalca la Lombardia

Una domenica qualunque nella seconda ondata della pandemia, con numeri in flessione in termini assoluti e in crescita in termini relativi, come sempre accade nel fine settimana. Il pallottoliere ha registrato ieri 11.641 nuovi contagi, il dato più basso degli ultimi giorni, ma a provocarlo è semplicemente il minor numero di tamponi fatti, sia quelli molecolari (123.165) sia quelli totali (206.789), che producono un indice di positivià rispettivamente del 9,45 e del 5,63 per cento.

Malgrado il numero dei contagi attuali sia praticamente stabile (10 in meno rispetto a sabato), il numero di ricoverati scende di 145 unità: 142 tra coloro che sono in reparti ordinari, 3 tra quelli in terapia intensiva. Più basso della media il numero dei morti, 270, e questo non è un dato influenzato dal week-end. Il totale dei decessi sale a 91.273, sempre più vicino a quella barriera psicologica delle 100mila croci che con questo ritmo potrebbe essere raggiunto entro un mese.

Interessante come sempre la distribuzione geografica dei contagi,. che vede in testa la Campania con 1.741 (l'8,89 per cento dei tamponi totali), davanti alla Lombardia (1.515, il 5,48 per cento dei test) e all'Emilia-Romagna (1.382, l'8,52 per cento). Tutte le altre regioni sono sotto quota mille, compreso quel Veneto che nelle ultime settimane è passato da pecora nera a regione virtuosa: ieri 496 casi su 17.425 tamponi, con una percentuale del 2,84 per cento. Solo il 6 gennaio scorso, poco più di un mese fa, nella regione amministrata da Luca Zaia si contavano 3.638 positivi per 21.

386 tamponi, con una percentuale del 17,01.

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