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"Non avranno il suo scalpo": la trincea di Conte per difendere il reddito flop

Conte è ossessionato dal reddito di cittadinanza e sbandiera le "correzioni" che sono state apportate al sussidio statale: "Le destre non avranno mai quello scalpo"

"Non avranno il suo scalpo": la trincea di Conte per difendere il reddito flop

Nonostante le dimostrazioni quotidiane che il reddito di cittadinanza abbia fatto più danni della guerra (dando da mangiare a camorristi e possessori di Ferrari) ed il no incassato praticamente da tutti i partiti, il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte non arretra di un millimetro e rilancia il sussidio statale.

Cosa ha detto Conte

L'ossessione di proteggere il reddito partorito dai grillini è troppo forte: è quel che Conte ha chiesto personalmente al premier Draghi, proteggerlo dai rischi politici di un Parlamento ormai stufo che lo vorrebbe fuori dai piedi, soprattutto dai partiti di destra. "Lo abbiamo corretto noi stessi ma le destre non avranno mai quello scalpo". In un'intervista rilasciata a Repubblica, Conte spiega di aver migliorato la misura statale inserita nella nuova Legge di Bilancio, eliminando tutte le criticità riscontrate finora. "Abbiamo migliorato noi stessi il Reddito di cittadinanza: più controlli, più incentivi per accettare le offerte di lavoro, sgravi alle imprese per favorire le assunzioni...", ha affermato, ma sarà vero?

Un reddito da abolire (subito)

Come ci siamo occupati di recente al Giornale.it, le ultime notizie di cronaca in ordine cronologico arrivano da Taranto, dove 231 persone, di cui 79 stranieri, sono state segnalate alla procura e all'Inps per percezione indebita del RdC, per un importo di 1.414.468 euro. Un 71enne percepiva il reddito ma era proprietario, assieme a moglie e a figlio, di 17 autovetture e una motocicletta. L'uomo, tra il dicembre 2020 e il luglio 2021, ha percepito il reddito per 14.400 euro. Nonostante l'evidenza dei fatti, nonostante tre indizi facciano una prova anche se qui di indizi che ne sono decine, Conte va dritto per la sua strada cambiando argomento e arrampicandosi sugli specchi dell'evasione fiscale e rivendicando pure il flop del cashback di Stato. "Le destre si sbracciano per colpire uno strumento di sostegno a lavoratori sottopagati, persone in povertà, minori, fragili, disabili. Ma strizzano l'occhio all'evasione fiscale da oltre 100 miliardi l'anno che noi abbiamo combattuto con programmi come il Cashback. Non esibiranno mai questo scalpo, si mettano l'anima in pace".

Cosa accadrà con il Pnrr

Conte mette becco anche sul Pnrr, tanto sbandierato all'epoca del lockdown, affermando che il M5S avrà un importante occhio di riguardo sul monitoraggio dei miliardi ottenuti dall'Europa. "Il Movimento si doterà di una struttura di monitoraggio sul Pnrr. Non ci basta aver conquistato quei 209 miliardi, ora vogliamo controllare che quei finanziamenti migliorino in tempi certi la vita delle persone, correggendo per tempo eventuali storture su dotazioni finanziarie e tecniche", afferma, sbandierando durante la sua esperienza di governo come premier, "la messa a terra di progetti e fondi è stata quasi un'ossessione".

È così che Conte auspica che i sindaci non siano lasciati: se fallisce il Pnrr "fallisce il Paese", conclude.

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