Conte cala la maschera: "Al ballottaggio voterò per Gualtieri"

L'ex premier sosterrà il candidato sindaco del Pd. Ma nel Movimento 5 Stelle c'è chi voterà per Michetti: "Meglio lui perché Gualtieri è un falso amico e vuole farci fuori"

Conte cala la maschera: "Al ballottaggio voterò per Gualtieri"

Finalmente Giuseppe Conte ha sciolto la sua riserva: voterà per Roberto Gualtieri al ballottaggio di Roma. Il candidato sindaco del Partito democratico sfiderà Enrico Michetti al secondo turno delle elezioni Amministrative. L'endorsement del leader del Movimento 5 Stelle era nell'aria: mai avrebbe potuto appoggiare il progetto del centrodestra, così come ribadito in diverse circostanze. Anche perché Gualtieri è stato suo ministro dell'Economia nel governo giallorosso. "Tra Gualtieri e Michetti, conosco Gualtieri. Michetti non mi dà alcuna affidabilità. Andrò a votare per Gualtieri", ha annunciato l'ex premier a diMartedì su La7.

L'annuncio di Conte

Conte però ha tenuto a sottolineare che si tratta semplicemente di una posizione personale e non di un'indicazione fornita agli elettori romani del M5S: "Non sto dicendo che il Movimento 5 Stelle deve andare a farlo, gli elettori non sono pacchi postali". Dunque l'ex presidente del Consiglio ha lasciato carta bianca ai sostenitori pentastellati, ma appare evidente che le sue dichiarazioni non sono lasciate al caso.

Ma c'è chi voterà per Michetti

Eppure nel Movimento c'è chi voterà per Enrico Michetti. Va infatti ricordato che gli animi tra il Partito democratico capitolino e il M5S sono sempre stati bollenti. Non a caso su Facebook alcuni elettori grillini hanno fatto sapere chiaramente che nell'urna daranno la loro preferenza al candidato del centrodestra: "Bisogna votare Michetti per farla pagare a quei vigliacchi"; "Quelli che hanno votato Virginia non devono assolutamente votare per Gualtieri. Loro vogliono far fuori i 5S"; "A questo punto va votato Michetti"; "Meglio un nemico vero come Michetti che un falso amico come Gualtieri".

La mossa della Raggi

In tutto ciò Virginia Raggi non ha ancora proferito parola. Per il momento preferisce restare in silenzio e probabilmente non renderà nota la sua posizione. "Non do indicazioni di voto. Gli elettori non sono mandrie da portare al pascolo", è la sua linea. All'interno del Movimento 5 Stelle c'è chi è arrivato a definirla "la Meloni dei 5S". E non è finita qui: gli screzi tra Pd e M5S a Roma sono così forti che non si esclude neanche lo scenario più clamoroso. "Se vuole fare un danno a Conte, la Raggi potrebbe andare a destra", ipotizza una fonte grillina.

Non va dimenticato lo sfogo del marito di Virginia Raggi, Andrea Severini, che su Facebook si è così espresso in vista del ballottaggio alla luce dei dissidi con il Partito democratico locale: "Dopo 5 anni di insulti, di sgambetti, di bugie, di attacchi alla persona, di bastoni tra le ruote, di guerre sotterranee, di spallate, io ho già scelto. Se fossi vendicativo direi di andare a votare per Michetti...".

La Raggi la scorsa settimana ha incontrato Michetti: un appuntamento istituzionale per parlare dei dossier più importanti, da Expo alle metro. Ieri invece ha ricevuto Gualtieri al Campidoglio.

Comunque Conte ha tenuto a silenziare la possibilità di un sostegno della Raggi a favore del candidato del centrodestra: "Non mi risulta affatto che sia schierata con Michetti. Sarà una consigliera di opposizione rispetto al governo cittadino che verrà". Ma sarà davvero così? La vendetta politica dei grillini romani nell'urna potrebbe sfociare proprio dando il voto a Enrico Michetti.

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