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Da Conte dimezzato a jolly Così il premier spera nel bis

L'avvocato del popolo prepara l'intervento in Senato Pronto per altri ruoli: ministro o commissario europeo

Da Conte dimezzato a jolly Così il premier spera nel bis

G iuseppe Conte punta a vestire i panni del jolly ed aspira ad un Conte-bis. Il premier semisfiduciato si prepara al suo intervento previsto per il 20 luglio prossimo a Palazzo Madama anche se con uno scenario modificato dopo la mossa a sorpresa di Matteo Salvini per uscire dall'angolo, ovvero l'annuncio di voler votare il taglio dei parlamentari prima di chiudere con gli alleati grillini per andare alle elezioni. Salvini ha però comunque confermato la sfiducia a Conte che si sta ritagliando un profilo da uomo delle istituzioni in giacca e cravatta contro il populista sudato a torso nudo. E se il leader del Carroccio ostenta il rosario Conte può sempre sfoderare il santino di Padre Pio.

L'uomo senza qualità cerca la metamorfosi e punta a trasformare l' esser stato un premier «insignificante», come lo ha definito senza mezzi termini ieri Matteo Renzi, in una opportunità ovvero quella di ripresentarsi come uomo nuovo valido anche per la prossima, altamente incerta, stagione politica e dunque anche per il prossimo governo qualsiasi esso sia in veste di «Jolly» pronto ad indossare la casacca vincente. Da avvocato del popolo ad autocandidato a molteplici ruoli a seconda della piega che prenderanno gli avvenimenti.

Certo la prima opzione per il quasi ex premier sarebbe quella di un Conte bis. Con questa aspirazione Conte punta a riconquistare il sud proponendosi come anti Salvini.

Ed infatti ieri mentre si trovava a Foggia per impegni istituzionali ha dato il via alla sua personalissima campagna elettorale. Non a caso ha tenuto a specificare che «non conta il colore politico ma conta chi hai di fronte e conta se ha voglia di lavorare nell'interesse del paese». Insomma Conte è pronto a salire sul primo carro, vincente, che gli passerà davanti e memore delle contestazioni subite in Sicilia ed in Calabria dal vicepremier leghista, il premier a Foggia per impegni istituzionali si è presentato come paladino del Sud.

Il mezzogiorno, ha detto Conte, «ha bisogno di interventi concreti, di progetti realizzabili, di misure ben calibrate che muovano dal presente per disegnare il futuro», assicurando che con lui alla guida il Sud non sarà mai «abbandonato a se stesso».

Camicia bianca impeccabile, giacca e cravatta in contrasto con le t-shirt strapazzate di Salvini il quasi ex presidente del Consiglio ha garantito che è stato già «messo in cantiere un piano per il sud e questo piano andrà portato avanti comunque vada».

Difficile prevedere quale strada prenderà la crisi in questo burrascoso clima estivo ed è proprio per questo che Conte lavora per ritagliarsi un ruolo comunque. Certo un Conte-bis resta la sua principale aspirazione e l'ultima mossa di Salvini sembra aver rafforzato questa ipotesi. Insomma dopo l'intervento al Senato e la salita al Colle con l'impegno nuovo preso da Salvini a votare il taglio dei parlmentari Conte può ragionevolmente aspirare ad un Conte-bis.

Ma se questa ipotesi dovesse allontanarsi a Conte non dispiacerebbe ricoprire il ruolo di Commissario Europeo per l'Italia che dovrebbe essere nominato entro il 26 agosto. Insomma se dopo le sue comunicazioni a Palazzo Madama il governo dovesse rotolare verso la crisi Conte cercherebbe di assicurarsi un posto in Europa.

Se invece prendesse terreno l'ipotesi di un governo istituzionale guidato dall'attuale presidente della camera, Roberto Fico, che potrebbe avere il sostegno di M5s e Pd, allora a Conte potrebbe spettare il ruolo di ministro degli Esteri.

Ma naturalmente la partita è ancora tutta da giocare.

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