Elezioni Amministrative 2021

Conte senza voti si nasconde con la desistenza. I grillini aiutano il Pd e ostacolano la Raggi

M5s rinuncia al collegio dove vive la sindaca, che si ricandida contro Gualtieri

Conte senza voti si nasconde con la desistenza. I grillini aiutano il Pd e ostacolano la Raggi

Ora e sempre desistenza. Giuseppe Conte, neo presidente del M5s, fugge dalle urne e spera che il Pd lo ricompensi. E pazienza se mezzo Movimento - dai territori passando per qualche big - sta iniziando a ribollire. Due timori agitano le acque pentastellate: quello di «diventare una costola del Pd» o peggio di fondersi con i dem in una sorta di contenitore unico e che il nuovo corso di Conte consista in un rimpiazzo della vecchia classe dirigente grillina con un manipolo di fedelissimi dell'avvocato di Volturara Appula. Ma torniamo a Primavalle, collegio periferico di Roma dove si voterà il 3 e 4 ottobre per assegnare il seggio di Montecitorio lasciato vuoto da Emanuela Del Re, eletta tre anni fa con i Cinque Stelle e poi scelta come Alto rappresentante Ue per il Sahel. Il M5s non correrà, in una sfida dove si sono già fatti avanti l'ex magistrato Luca Palamara e l'ex grillina, già ministra della Difesa, Elisabetta Trenta. La decisione è presa, anche se filtra poco o nulla. Le giustificazioni fornite vertono sulla necessità «di non disperdere voti». Proprio nell'ottica di quell'alleanza strutturale con il Pd smentita, a parole, da Conte lunedì in un'intervista al Corriere della Sera. Così ad approfittare della desistenza stellata potrebbe essere Andrea Casu, candidato dem, segretario del Pd romano, (ex) renziano, allievo del deputato di Italia Viva Luciano Nobili. Un favore ai dem e un bel dispetto a Virginia Raggi, mal digerita da Conte. In un collegio in cui il M5s aveva stravinto alle amministrative del 2016 e vinto di un'incollatura alle politiche del 2018 ma che è anche il collegio della Raggi, che abita a Borgata Ottavia, periferia Nord ovest di Roma. «Conoscendo la pigrizia dell'elettore medio - riflette un sondaggista - la scelta del M5s è davvero incomprensibile. Un candidato, anche solo di bandiera, avrebbe potuto sostenere la volata di Virginia Raggi».

Ma è proprio questo il punto. «Conte non solo vuole liberarsi della Raggi ma spera che le amministrative vadano male per il M5s», spiega al Giornale una fonte che conosce bene i Cinque Stelle. Perché? «A quel punto qualche suo fedelissimo potrà imputare i risultati deludenti al fatto che il M5s è al governo, dandogli una scusa per andare all'opposizione nel semestre bianco», continua il ragionamento. Il tutto - questo è lo spauracchio di molti governisti del M5s - con l'obiettivo di andare al voto nel 2022 e tornare a Palazzo Chigi da federatore di una «cosa giallorossa». «I rapporti tra Conte e Letta sono a prova di bomba, un candidato a Primavalle non avrebbe aiutato», conferma un senatore vicino all'ex premier. Con questo scenario, acquistano credibilità le ricostruzioni secondo cui il sostegno di Conte al candidato sindaco del centrosinistra Roberto Gualtieri sarebbe funzionale a una candidatura del leader grillino nel collegio blindato di Roma centro alla Camera, ora occupato da Gualtieri. E c'è chi parla di una rappresentanza del M5s in un'ipotetica giunta-Gualtieri.

Un fatto è da annotare: al primo partito in Parlamento, in mancanza di consensi, non resta che affidarsi alla desistenza.

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