Politica

Conte sul caso Diciotti: "Mi assumo responsabilità"

Il premier: "Non sarò certo io a suggerire ai senatori cosa votare, saranno i senatori che giudicheranno la linea politica del governo"

Conte sul caso Diciotti: "Mi assumo responsabilità"

"Rifarei tutto. E non mollo", ma il Senato neghi l'autorizzazione a procedere per la vicenda Diciotti perché "il contrasto all'immigrazione clandestina corrisponde a un preminente interesse pubblico". Con la lettera inviata al Corriere della Sera Matteo Salvini si difende e apre un dibattito nel Movimento 5 stelle tra chi vorrebbe continuare sulla via del rigore sempre seguita in passato (che sembrano essere la maggioranza) e coloro che invece vorrebbero sostenere la difesa del ministro perchè le decisioni prese - affermano - sono state condivise con tutto il governo. Il cambio di passo del vicepremier ha sparigliato le carte nel confronto con gli alleati, rassicurati fino a ieri sera dalla disponibilità più volte espressa da Salvini stesso di farsi processare. Una decisione, questa, che a quanto si apprende Luigi Di Maio ha conosciuto solo questa mattina e che lo ha portato a convocare per stasera un vertice con i sette senatori M5s componenti della Giunta. Ma non sarà l'unico vertice della serata.

Conte anticipa il rientro da Nicosia per un incontro con Salvini e Di Maio e dal summit mediterraneo si proclama "responsabile di questa politica di governo" e dunque assicura che "mi assumo la piena responsabilità di ciò che è stato fatto e della vicenda Diciotti". Ai senatori non dà suggerimenti, ma il presidente del Consiglio sottolinea che la questione "rientra nella gestione del governo. Non mi sento estraneo e questa vicenda non può essere estranea al governo".

E ancora: "Sulla redistribuzione dei migranti a bordo della Sea Watch abbiamo la disponibilità di 5 Paese: Germania, Francia, Portogallo, Romania e Malta". Così il premier Conte da Nicosia ai microfoni di RaiNews 24.

Se Forza Italia e Fratelli d'Italia (alleati della Lega nella coalizione di centrodestra) hanno già annunciato che voteranno no al processo contro Salvini, gli alleati del Carroccio al governo non hanno ancora ufficializzato la loro decisione. I nomi più noti del Movimento suggeriscono diverse ipotesi. Alessandro Di Battista negli studi di Porta a Porta dice che Salvini dovrebbe rinunciare all'immunità e che alla fine il Movimento voterà a favore dell'autorizzazione a procedere.

"Allo stesso tempo - afferma - credo che il governo debba assumersi in modo formale questa responsabilità", ed anticipa di fatto la convocazione di quel tavolo di governo che si riunirà in tarda serata.

Commenti