Conte vero anti-industriale (come il Pd)

Conte vero anti-industriale (come il Pd)

Il Pd, che ha guidato Torino alla de-industrializzazione, si appresta a farlo con il Conte bis in Puglia e Liguria. Il modello con cui Torino e la sua area metropolitana sono andati in declino, è basato su una ideologia in cui campeggiano le tasse e le manette, insieme alla preferenza per le spese correnti rispetto agli investimenti, e la diffidenza per le grandi opere e le procedure semplificate, per attuarle. Un pizzico di anti capitalismo e la nostalgia per lo statalismo completano il quadro.

La grande area metropolitana torinese, che arrivava sino ad Ivrea e ad Alba, era una realtà industriale di economia avanzata, con Fiat nel Torinese, Ferrero ad Alba e il polo elettronico a Ivrea. L'Olivetti aveva inventato il primo computer e produceva macchine elettroniche per ufficio. Italtel, guidata da Marisa Belisario, operava nella telefonia avanzata con i primi cellulari. Torino era la centrale del Pci, diventato Pds e poi Pd, che aspirava a dominar l'Italia. Michele Ferrero nel 1997 venne processato per presunta esportazione di capitali all'estero e, dopo la tortuosa vicenda, spostò la sede della multinazionale all'estero. Le privatizzazioni distrussero Italtel. L'incidente mortale alla acciaieria ThyssenKrupp ha dato luogo alla teoria giuridica del «dolo eventuale» per cui i cda hanno una responsabilità penale. Sarebbe servito uno scudo penale, ma al Pd non era gradite. Torino grazie al collegamento ad alta velocità con la Francia stava per diventare una capitale industriale europea. Ma il governatore del Piemonte, Mercedes Bresso, eletta con i voti di Val Susa si schierò coi no Tav. Il Pd di Chiamparino e Fassino, succeduto a Bresso ha rilanciato il «sì Tav» con un progetto che ha allungato i tempi.

La Fca di Sergio Marchionne rilanciò la produttività con i contratti aziendali decentrati, contrastati dalla Cgil e dal Pd. Ciò ha reso difficile la ripresa di tutta la filiera dell'automotive nel Torinese. L'alta tassazione Irpef dei redditi di lavoro dei quadri dirigenti e tecnologici (a cui si porrebbe rimedio con la flat tax) ha indotto Fiat e altre imprese, come Ferrero o quelle della moda, a spostare i loro quadri all'estero. Per frenare il declino, Fassino e Chiamparino han rilanciato Torino come città metropolitana culturale e dello sport. Il metrò, bloccato dal Pci negli anni '80, tramite veementi campagne di Saverio Vertone contro la trasformazione del centro storico in centro manageriale, però ha solo 2 linee brevi e ciò non aiuta negli itinerari turistici e sportivi. Ora ci sono i monopattini.

Il governo Conte con bandiera rossa ora adotta il modello Piemonte in Puglia e in Liguria. Per l'ex Ilva di Taranto non c'è lo scudo penale, manca una legge che consenta di non chiudere uno degli altiforni. Il gasdotto Tap è bloccato, le esplorazioni di idrocarburi nel mare pugliese sono ferme, come l'estrazione del petrolio in Basilicata. La Puglia verrà trasformata in area turistica enogastronomica?

La richiesta di revoca della concessione ad Autostrade per l'Italia, la quale non ha fatto le manutenzioni che il

controllore statale avrebbe dovuto esigere, adesso minaccia di bloccare l'intero progetto autostradale, necessario per collegare il sistema portuale ligure alla Tav. Ai liguri, però, restano sempre il turismo e la pasta col pesto.

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