Riceviamo e pubblichiamo:
"Egregio direttore,
in qualità di avvocato di Virginia Raggi nella causa riguardante la richiesta di decadenza dalla carica di Sindaco di Roma Capitale, Le rappresento che ho letto con notevole disappunto l'articolo firmato da Angelo Scarano e pubblicato lo scorso 3 gennaio 2017 sull'edizione on-line del quotidiano da Lei diretto dal titolo "Quel contratto è illegale La Raggi può decadere".
In esso è stato scritto testualmente che "nella memoria presentata proprio nell'ambito del ricorso, i legali del sindaco sostengono cge il contratto è nullo e che per questo anche in caso di lite con i vertici del movimento la Raggi resterebbe al suo posto."
Non ho mai - e sottolineo mai - scritto che il codice di comportamento M5S è un atto nullo. Nella memoria processuale che citate ho anzi speso ben 7 pagine nel dimostrare la perfetta liceità dell'atto in questione. Vi segnalo inoltre che Virginia Raggi nella causa in questione è assistita solo dal sottoscritto e non da un imprecisato numero di legali come da voi erroneamente scritto"
Avv. Ervin Rupnik
Una firma potrebbe far decadere Virginia Raggi. È quella che lei stessa ha messo insieme ai suoi consiglieri sotto al contratto con il Movimento Cinque Stelle in occasione dell'elezione a sindaco di Roma e che prevede una penale da 150mila euro.
Ne è sicuro, racconta il Messaggero, l'avvocato Venerando Monello che ha presentato ricorso al tribunale civile di Roma per chiedere l'annullamento del contratto o in alternativa la decadenza dell'intera giunta.
Ma a quanto pare lo pensa persino la stessa Virginia Raggi: nella memoria presentata proprio nell'ambito del ricorso, "Il contratto firmato dal sindaco può essere considerato nullo", scrive il quotidiano romano, e che per questo anche in caso di lite con i vertici del movimento la Raggi resterebbe al suo posto. A differenza di quanto sostengono gli avvocati di Grillo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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