Il vescovo di Carpi, monsignor Francesco Cavina, 64 anni, (nel tondo) ha lasciato la diocesi di Carpi con una decisione improvvisa dopo la «gogna mediatica» a cui è stato sottoposto e in seguito ai continui «tentativi di delegittimazione». Lo scrive lo stesso presule ai fedeli della diocesi carpigiana.
«I sette anni di ministero in mezzo a voi - scrive Cavina in un passaggio della lettera - sono stati segnati da continui tentativi di delegittimazione, nonché, negli ultimi tempi, da intercettazioni telefoniche a seguito di denunce di presunti reati alla Procura della Repubblica».
Scrive il presule: «I sette anni di intenso e sofferto lavoro alla guida della diocesi mi hanno portato a maturare la consapevolezza, con stupore e riconoscenza, che il Signore, nonostante le mie fragilità e povertà, si è fidato di me e mi ha affidato la ricostruzione materiale, morale e spirituale della comunità di Carpi, colpita nel 2012 da un terribile terremoto pochi mesi dopo il mio ingresso. Rimangono particolarmente indelebili nella mia memoria le visite che il Papa emerito Benedetto XVI e Papa Francesco hanno riservato alla diocesi come segno di attenzione per la comunità diocesana e il suo pastore».
Facendo riferimento all'inchiesta seguita dall'archiviazione della sua posizione, dice Cavina: «Ho sempre rispettato la giustizia e i suoi operatori e sempre li rispetterò, peraltro, l'aspetto più doloroso per quanto mi riguarda è che l'intera indagine si è contraddistinta per una diffusione mediatica, in tempo reale, di parte dell'attività degli inquirenti, anche quando si versava in pieno segreto istruttorio. Si è arrivati a pubblicare anche il contenuto di telefonate legate al mio ministero sacerdotale ed episcopale. Successivamente, ottenuta la completa archiviazione della mia posizione (richiesta dallo stesso organo inquirente e avallata senza riserva dal gip per l'infondatezza delle accuse), la gogna mediatica a cui sono stato sottoposto non si è interrotta».
«Il Papa ha accettato la rinuncia al governo della diocesi di Carpi presentata da monsignor Francesco Cavina».
Ne dà notizia il Vaticano spiegando che Bergoglio ha nominato amministratore apostolico della diocesi carpigiana mons. Erio Castellucci, arcivescovo metropolita di Modena-Nonantola.Un caso, questo di monsignor Cavina, che pone domande sul ruolo dei media.