Cronaca internazionale

Contro il regime proteste anche a Strasburgo. È caos detenuti

Tra proteste, esecuzioni sommarie e una situazione drammatica, ci sono tante storie che emergono dal caos quotidiano in Iran

Contro il regime proteste anche a Strasburgo. È caos detenuti

Tra proteste, esecuzioni sommarie e una situazione drammatica, ci sono tante storie che emergono dal caos quotidiano in Iran. L'ultima è quella di Siamak Namazi, cittadino iraniano-americano detenuto da anni in Iran con un'accusa di spionaggio molto poco credibile, che ieri ha iniziato lo sciopero della fame e ha inviato una lettera aperta al presidente degli Stati Uniti Biden per chiedere un impegno per la sua liberazione. «Tutto ciò che chiedo è che un minuto del suo tempo nei prossimi sette giorni sia dedicato alla situazione degli ostaggi americani in Iran», ha scritto nella lettera. La situazione in Iran, ormai da quattro mese, è sempre più esplosiva. L'ondata di manifestazioni e proteste seguita all'uccisione della giovane Mahsa Amini, è stata in gran parte repressa nel sangue: il bilancio, alquanto provvisorio, è di almeno 524 morti e oltre 19mila manifestanti arrestati secondo l'agenzia degli attivisti dei diritti umani iraniani Hrana. Nel mirino anche e soprattutto le numerose esecuzioni sommarie di manifestanti dopo processi farsa che quando non portano al patibolo costringono gli oppositori a un regime carcerario durissimo come raccontato l'attivista iraniana Leila Hoseinzade, 32 anni, rilasciata su cauzione dal penitenziario di Adel Abad a Shiraz. Sedativi, pillole contro l'ansia ma anche torture inflitte ai prigionieri.

L'ultimo caso che ha scosso l'Occidente, l'esecuzione del cittadino britannico-iraniano Alireza Akbari, 61 anni, ex viceministro, impiccato con l'accusa di spionaggio per conto dell'intelligence britannica. Londra ha annunciato pesanti ritorsioni. Ieri intanto di fronte all'edificio dell'Europarlamento a Strasburgo, circa 12mila manifestanti, venuti da tutta Europa hanno chiesto all'Unione Europea di inserire le Guardie Rivoluzionarie, l'esercito ideologico di Teheran, nella blacklist delle organizzazioni terroristiche. Il corteo, immerso nelle bandiere iraniane, è partito nel primo pomeriggio verso il Parlamento europeo dov'è iniziata la sessione plenaria.

«Non lasceremo soli i manifestanti iraniani», ha promesso la presidente Roberta Metsola.

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