Coronavirus, il governo valuta estensione dello stato di emergenza fino al 31 dicembre

Sul tavolo del Cdm c'è la proposta di estendere ancora lo stato di emergenza fino a fine anno; preoccupa la ripresa dei contagi da coronavirus

Coronavirus, il governo valuta estensione dello stato di emergenza fino al 31 dicembre

Il nuovo aumento dei contagi da coronavirus in Italia causato dalla variante Delta potrebbe essere la causa della nuova proroga dello stato di emergenza nel Paese, che potrebbe essere deciso dall'esecutivo Draghi nelle prossime ore. È quanto trapela da fonti governative. Il termine è ora fissato al 31 luglio ma pare che ci sia l'intenzione di estendere lo stato di emergenza fino al 31 dicembre.

Oltre alla recrudescenza del coronavirus, a incidere sulla decisione di prorogarlo ci sarebbe anche la tornata elettorale del prossimo autunno, quando milioni di italiani si recheranno alle urne per eleggere le amministrazioni delle grandi metropoli del Paese. Nulla è ancora stato deciso ma sembra che il governo stia andando in questa direzione, anche se la decisione definitiva non verrà presa dalla cabina di regia fissata per domani. Sarà poi il Consiglio dei ministri, fissato subito dopo la riunione, a dare il via libera definitivo per l'estensione dello stato di emergenza.

Il decreto legge allo studio non conterrà solo questa misura ma anche l'estensione nell'uso del green pass. Non ci saranno indicazione per l'obbligo vaccinale per il personale scolastico. Sul tavolo del governo c'è la possibilità di richiedere l'esibizione del certificato vaccinale, in alternativa al risultato di un tampone negativo o al certificato di guarigione, con il passaggio in zona gialla per i grandi eventi e i ristoranti al chiuso. L'altra proposta sul tavolo prevede di consentire l'accesso in ristorante e nei bar a chi ha ricevuto solo la prima dose di vaccino ma dovrà essere completato il ciclo in caso di partecipazione ai grandi eventi. Non è detto chele due proposte non possano essere portate avanti in parallelo.

Al momento sembra che nel decreto legge che verrà varato dal Consiglio dei ministri non ci saranno indicazioni sul ricorso all'obbligatorietà vaccinale per i docenti e per chi, a vario titolo, opera in ambiente scolastico. La proposta era stata avanzata per la riapertura in sicurezza delle scuole a settembre per ridurre il ricorso alla dad. Lo stesso discorso vale per le manifestazioni sportive, escluse dal decreto.

Dal pre Cdm di Palazzo Chigi si sa che domani nel decreto saranno invece inclusi i nuovi parametri per il passaggio di colore delle regioni. In ragione della ripresa della curva epidemiologica, il governo sta valutando un nuovo sistema di monitoraggio che tenga conto del progresso della campagna vaccinale. Il passaggio non dovrebbe più avvenire sulla base della concentrazione di casi per 100mila abitanti ma sulla base dei ricoveri in terapia intensiva e delle ospedalizzazioni.

In questo modo si eviterebbe il

passaggio a stretto giro in zona gialla di regioni che hanno numeri elevati di contagi ma ospedali vuoti, che quindi sono perfettamente in grado di gestire la ripresa dell'epidemia in maniera non emergenziale.

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