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Coronavirus, Gualtieri: "Da aprile ristoro tasse". E FdI attacca il ministro

Intanto da Fratelli d'Italia arriva la richiesta di aumentare i tempi dell'audzione di Gualtieri sul Dl Cura Italia

Coronavirus, Gualtieri: "Da aprile ristoro tasse". E FdI attacca il ministro

"Dal mese di aprile faremo un ristoro, calcolando la riduzione di fatturato". Il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri analizza gli effetti del Dl Cura Italia e programma i prossimi interventi che avranno inizio il mese prossimo per andare incontro ad imprese e Partite Iva.

"I 25 miliardi sono bastati e abbiamo attuato una sospensione delle tasse - ha dichiarato il titolare di via XX settembre in un'intervista a Rai News - Dal mese di aprile faremo un ristoro calcolando la riduzione di fatturato".

Le misure fino ad ora messe in campo, difatti, andavano ad incidere sullo stato di emergenza nel breve periodo ma secondo le proiezioni di breve e lungo periodo occorre ragionare sulle ricadute, in termini di fatturato, della platea di lavoratori autonomi, partite Iva e imprese, che dal blocco provocato dall'avanzata del Coronavirus risentiranno per un periodo ancora da calcolare con precisione.

La misura su cui si è lavorato riguarda i soggetti con un calo del fatturato significativo per cui si ragiona su termini e modalità per la sospensione di qualche mese del pagamento di imposte e contributi che rappresenterebbero una forma di "indennizzo" lasciando liquidità immediata nelle portafoglio di imprese e partite Iva.

Come riportato ieri, in un articolo de Il Giornale, Gualtieri aveva già anticipato l'intento del governo di "prolungare delle misure e migliorarle, introducendo norme di sostegno all'economia". Per quanto riguarda le tasse, invece, si inizieranno a valutare "anche forme di ristoro commisurandole alla riduzione del fatturato. In questa fase abbiamo bloccato una serie di pagamenti per tutti, magari chi ha continuato a operare avrebbe potuto pagare e non ha pagato e magari c'è stata un'impresa più grande che ha pagato e sarebbe stato meglio che avesse avuto un rinvio. È inevitabile, quando si fa una misura immediata". Ma, annuncia, "per il prossimo mese vogliamo avvicinarci di più alla situazione concreta di tutte le imprese e le persone e fare sì che chi non può pagare effettivamente non paghi e poi cominciare a definire forme di ristoro, di rimborso, commisurate alla perdita di fatturato".

Il tema per il medio e lungo periodo, invece, è quello della ripartenza per cui, secondo il ministro Gualtieri "dobbiamo già attrezzarci a una ripartenza molto forte dell'economia. Sarà un'altra parte del decreto di aprile con le misure di sostegno agli investimenti, di rilancio alla crescita. Penso che sia un momento molto difficile ma dobbiamo avere fiducia nel futuro e penso che ce la potremo fare".

Inoltre, il titolare di Via XX settembre ha posto l'attenzione anche sul comparto produttivo riguardante non soltanto Pmi e Partite Iva: "Stiamo lavorando ad altre misure per la liquidità", per le imprese più grandi che non sono entrate nel Dl di marzo.

Intanto da FdI arriva a richiesta di aumentare i tempi di audizione del ministro Gualtieri alla commissioni congiunte di Camera e Senato sul Dl Cura Italia. Così In una nota i capigruppo di Fratelli d'Italia alla Camera Francesco Lollobrigida e al Senato Luca Ciriani, insieme con i capigruppo FdI in commissione Bilancio alla Camera Paolo Trancassini e in Senato Nicola Calandrini scrivono: "Riteniamo inadeguati i tempi previsti per l'audizione del Ministro Gualtieri con le commissioni congiunte di Camera e Senato. Due ore complessive per un Decreto che è più ampio di una Finanziaria e in una situazione così delicata sono semplicemente ridicole. Ogni gruppo avrà 8 minuti complessivi per proporre quesiti al ministro dell'Economia in una delle poche occasioni nella quale il Parlamento si attiverà in queste ore. Ieri abbiamo formalmente chiesto l'ampliamento dei tempi non trovando riscontro e contestando anche l'irrituale organizzazione dei lavori che non ha coinvolto il nostro gruppo. Noi vogliamo, anzi pretendiamo di poter svolgere il nostro lavoro. Auspichiamo che ci sia consentito pur tenendo conto delle difficoltà e precauzioni necessarie.

Scriveremo una lettera ufficiale ai presidenti di Camera e Senato per avere la possibilità di svolgere al meglio il nostro compito".

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