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Corte costituzionale, Marta Cartabia è il nuovo presidente: è la prima volta di una donna

Da tempo circolava il suo nome, che è stato eletto all'unanimità: il suo mandato scadrà nel 2020. Il commento del giudice: "Ho rotto il soffitto di cristallo, ho l'onore di fare da apripista"

Corte costituzionale, Marta Cartabia è il nuovo presidente: è la prima volta di una donna

La Corte costituzionale, riunita in camera di consiglio, ha deciso e in queste ore ha eletto come suo presidente il giudice (già vicepresidente) Marta Cartabia. Alla votazione hanno preso parte 15 giudici e i voti a suo favore sono stati 14, visto che lei stessa si è astenuta. Si tratta della prima donna a ricoprire questo ruolo e rimarrà in carica fino al 13 settembre 2020, giorno in cui scadrà il suo mandato di giudice costituzionale.

Chi è la nuova presidente

Cartabia è la prima figura femminile a sedere sullo scranno più alto della Corte e, quindi, quarta carica dello Stato. Il suo nome, che circolava con insistenza da tempo, alla fine è stato confermato proprio questa mattina. Nata a San Giorgio su Legnano, in provincia di Milano, il 14 maggio del 1963, è professore ordinario di Diritto costituzionale e, nel settembre 2011, è stata nominata dal presidente della Repubblica giudice della Corte costituzionale, di cui è stata vicepresidente dal novembre del 2014. La sua carriera accademica è stata segnata da un'intensa attività di ricerca in ambito costituzionalistico, con particolare attenzione alla dimensione europea e internazionale. Cartabia, negli ultimi otto anni, ha redatto 171 decisioni dall'ingresso alla Corte costituzionale. Dal dicembre del 2017, è membro della Commissione euorpea per la Democrazia attraverso il Diritto, organo del Consiglio d'Europa che svolge attività consultiva e di riflessione indipendente intorno ai principi chiave del patrimonio costituzionale europeo.

L'impronta futura

Giorgio Lattanzi, ex presidente, aveva lasciato il palazzo lunedì dopo nove anni di permanenza (e due di presidenza) ed era stato sostituito dal giudice Stefano Petitti. In base a quanto riportato dal Corriere della sera, le alternative maschili al nome di Cartabia erano i due vicepresidenti, Aldo Carosi e Mario Morelli, che la neopresidente ha confermato alla vicepresidenza. Secondo quanto riportato dal quotidiano, la continuità con la gestione Lattanzi sarà la conseguenza di un'impronta data dal presidente emerito divenuta pressoché indelibile, oltre che largamente condivisa tra i giudici, non soltanto per tutto ciò che concerne i diritti (come il fine vita e l'ergastolo ostativo), ma anche per l'apertura che la stessa Corte ha voluto operare verso l'esterno. Le visite nelle scuole e nei penitenziari, azioni inagurate ormai da tempo, probabilmente continueranno con l'elezione della nuova presidente.

Cartabia: "Ho rotto soffitto di cristallo"

La neopresidente, nel commentare la sua nomina e la prima volta di una donna a ricoprire la quarta carica dello Stato, ha voluto rilasciare una prima dichiarazione. Ha quindi affermato di aver "rotto un vetro di cristallo" e ha aggiunto: "Ho l'onore di essere qui e spero di fare da apripista".

Le congratulazioni

Dopo la nomina, tra le prime a esprimere le proprie congratulazioni a Cartabia è stata la deputata di Forza Italia, Mara Carfagna. La vicepresidente della Camera, di lei, ha detto che la neopresidente non rappresenta soltanto una giurista e costituzionalista "di chiara fama e stimata negli ambienti più ampi e diffusi", ma ha anche dimostrato di sapere esercitare il diritto "con grande umanità e indiscutibile libertà di pensiero". La deputata di Forza Italia ha poi voluto aggiungere: "Tra i suoi meriti, adesso, possiamo aggiungere anche quello di aver infranto ulteriormente il soffitto di cristallo che impedisce alle donne l'accesso ai vertici istituzionali e professionali. La scelta dei giudici della Consulta va, quindi, apprezzata non solo perché riconosce le qualità indiscusse della nuova Presidente, ma perché dimostra in aggiunta la volontò di superare ogni pregiudizio di genere anche nella selezione delle Alte Cariche dello Stato".

Anche da Valeria Fedeli, del Partito democratico, sono arrivate le felicitazioni: "L'esperienza maturata negli anni già nella stessa Corte costituzionale, a livello accademico e internazionale, l'orientamento, dichiarato e praticato, a far prevalere sugli interessi di parte l'urgenza della buona politica capace di includere, responsabile, collaborativa, sono caratteristiche che guideranno Cartabia, cui faccio i miei migliori auguri di buon lavoro, nello svolgere al meglio questo importante e delicato ruolo".

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