A tre anni dal varo della famigerata spending review (la revisione della spesa) nella pubblica amministrazione ben poco è stato fatto per eliminare e razionalizzare gli archivi di deposito, cioé quelli non più necessari all'amministrazione pubblica e non ancora selezionati per l'archivio storico.
Lo denuncia la Corte dei Conti, che ha indagato sulla razionalizzazione e ottimizzazione dell'utilizzo "degli spazi destinati all’archiviazione della documentazione cartacea". Ma dall'agosto 2012, quando è entrata in vigore la legge, le commissioni di sorveglianza che annualmente dovevano occuparsi dello scarto dei documenti ormai non più necessari non siano riuscite nel loro compito per "difficoltà incontrate nell’attuazione dell’impianto normativo". In particolare, secondo l'organo contabile dello Stato, "l'attenzione posta dalle singole amministrazioni alla tematica delle attività di scarto - si legge - è risultata inadeguata e sono comunque, generalmente mancati interventi efficaci".
In particolare negli ultimi tre anni il numero complessivo degli immobili adibiti esclusivamente ad uso archivio di deposito è diminuito di venti unità, permettendo un taglio della spesa per canoni di locazione pari a 1,82 milioni di euro. Ma al 31 maggio 2014 gli archivi "esterni" ancora a disposizione delle amministrazioni esaminate erano, in tutto, 287. Di questi, 84 (circa il 30%) erano di proprietà privata con oneri annui per fitti passivi quantificabili in poco più di 4,8 milioni di euro.
Ora Palazzo Chigi e Ministero dei beni culturali si sono detti disponibili a fare di più.
Ma, sottolinea la magistratura contabile, "l’Agenzia del demanio, direttamente interessata al processo di riunificazione ha rappresentato, sin dal 2013, l’impossibilità di impostare l’accorpamento degli archivi di deposito, in assenza di una norma che ne autorizzi l’azione nei confronti delle amministrazioni statali e assegni le risorse necessarie per rifunzionalizzare gli immobili governativi disponibili ovvero per il reperimento di nuove strutture".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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